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L'allarme di edilizia e legno-arredo: "Siamo in ripresa, ma manca manodopera"

Il segretario uscente di settore della Cisl Luciano Bettin: “Occorre puntare su formazione e sicurezza”

Edilizia e sistema del legno-arredo, oggi al centro del congresso della Filca Cisl del Friuli Venezia Giulia, che ha visto il passaggio di testimone tra il segretario uscente Luciano Bettin e il neo eletto Gianni Pasian. Due settori in forte espansione, ma che scontano, entrambi, la pesante carenza di manodopera, a partire dai tecnici, oggi quasi introvabili a livello locale. “Credo – commenta Bettin – che sia fondamentale lavorare maggiormente anche su una logica di filiera, che unisca in modo più efficace formazione e le richieste provenienti da due mercati, sempre più improntati alla tecnologia”. In questa direzione vanno, per esempio, le sinergie che si stanno costruendo con le scuole edili e l’assessorato al Lavoro nel settore delle costruzioni, mentre sul versante del mobile c’è ancora molto da fare: se da un lato, infatti, la Scuola del Mobile di Brugnera, con l’indirizzo Settore industria – arredi e forniture d’interni, riesce ad accogliere ogni anno studenti che provengono dal territorio pordenonese ma anche dalla provincia di Treviso, dall’altro, la Scuola di San Giovanni al Natisone, Sede Associata dell’Istituto Malignani di Udine, con gli indirizzi  “Tecnologie del Legno”, qualifica triennale “Operatore del Legno”, “Arredo e Forniture d'Interni”, non ha nessun iscritto nei primi anni. “Va da sé, che quando usciranno i diplomati degli ultimi anni di corso, vi sarà un vuoto potenziale di sette anni, se non si interviene immediatamente”. Si tratta di un passaggio – quello della formazione – cruciale, al pari della sicurezza, che specialmente nell’edilizia deve rimanere prioritario, considerato anche il boom dei cantieri nati sull’onda del superbonus 110% e del bonus facciate, e che per il sindacato dovrebbero diventare strutturali. L’agevolazione legata al 110%  – si legge nel comunicato della Filca Cisl Fvg – ci ha fatto registrare un grave divario tra quello che dovrebbe essere il settore edile e quello che invece è: carenza di attrezzature adeguate e di materie prime, difficoltà a trovare manodopera, soprattutto specializzata, dumping contrattuale nei cantieri edili, mancato rispetto delle norme di prevenzione degli infortuni, difficoltà ad attuare un piano di gestione delle attività ispettive e di consulenza da parte degli ispettori del lavoro, dei tecnici delle asl, dei tecnici e degli rlst dei nostri enti paritetici territoriali.

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