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Economia

Vini, la Doc Friuli è diventata realtà

Il Comitato nazionale vini del Ministero approva il nuovo Disciplinare: consorzio e cooperative soddisfatti

«L’approvazione della Doc Friuli Venezia Giulia da parte del Comitato vini del Ministero per le risorse agricole, rappresenta il raggiungimento di un importante obiettivo e premia tutto il territorio regionale, l’intera filiera e tutti i nostri vignaioli che, speriamo, dalla vendemmia 2016 avranno a disposizione una nuova opportunità di mercato».

È unanime la soddisfazione espressa da Pietro Biscontin, presidente del Consorzio delle Doc del Fvg e di Giorgio Giacomello, presidente di Fedagri Confcooperative Fvg, per il parere favorevole ottenuto giovedì 7 aprile dal Disciplinare della nuova Denominazione nel Comitato nazionale vini del Ministero delle risorse agricole. «Un successo raggiunto grazie a un impegno fondamentale delle cantine cooperative regionali – aggiunge Giacomello -, che hanno sostenuto fin dall’inizio il percorso anche davanti a tante resistenze, raccogliendo larga parte delle firme necessarie all’avvio dell’iter che ha portato alla costituzione della nuova Doc a cui, per diventare veramente operativa,  mancano oramai solo alcuni passaggi burocratici. Le cantine cooperative, inoltre, hanno saputo mediare anche su alcuni aspetti economici (rese a ettaro, a esempio) purché si raggiungesse un accordo tra le varie istanze e il progetto andasse a buon fine. Dopo il successo della Doc Prosecco, che è sotto gli occhi di tutti per gli importanti numeri che essa rappresenta anche nella nostra Regione, ora è fondamentale non fermarsi, ma proseguire ancora su questa strada unitaria e puntare alla Doc interregionale del Pinot grigio», conclude Giacomello.

Il Disciplinare approvato, tra l’altro, oltre al limite di produzione del Pinot grigio, fissato a un massimo di 140 quintali per ettaro di uva, «interessa il territorio di 160 comuni di tutte e quattro le province regionali, e non cambia nulla rispetto agli attuali assetti del sistema delle Doc, Docg e Igt del Fvg e tutti i vignaioli che lo desiderano, potranno mantenere le denominazioni storiche relative alle Doc di appartenenza oppure adottare la nuova Denominazione declinata in italiano e sloveno: Friuli o Friuli Venezia Giulia», chiosa Biscontin.

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