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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Affitti non pagati, a Udine 300mila euro alle famiglie in difficoltà

La Giunta approva la delibera per un apposito contributo utile a sanare le situazioni di morosità che gravano su proprietari e inquilini

Un aiuto concreto per tutte quelle famiglie che sono impossibilitate al pagamento della spesa connessa all'affitto di casa, a seguito della perdita o della consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare. Anche per quest'anno la giunta comunale, su proposta dell'assessore ai Diritti e Inclusione Sociale, Antonella Nonino, ha approvato la delibera che stanzia i finanziamenti per la “morosità incolpevole”, un apposito contributo “per sanare – spiega Nonino – quelle situazioni di morosità che gravano su proprietari e inquilini”.

Non appena pronte tutte le pratiche per lo stanziamento dell'importo erogato ai Comuni dal Ministero delle Infrastrutture tramite le Regioni, verrà emanato il bando per poter accedere ai contributi che quest'anno, per Udine, ammontano a quasi 300 mila euro (284.371,57 per la precisione). Una volta pronto, al bando di concorso potranno fare domanda di contributo (fino al 31 ottobre) i titolari di un contratto di locazione che siano destinatari di atto di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida.

“Quest'anno – chiarisce ancora l'assessore – abbiamo deciso di concerto con gli uffici e la Regione di ampliare al massimo tempo il possibile per la presentazione delle domande. Gli inquilini che faranno domanda, potranno poi rivolgersi ad un apposito ufficio strutturato per questa procedura in modo tale da ricevere tutte le informazioni e da essere seguiti puntualmente nella compilazione dei moduli. Ci auguriamo – conclude Nonino – che questo sostegno dia sollievo a queste situazioni, ma non smettiamo di lavorare, assieme alla Regione, al Tavolo Territoriale Casa e a tutti gli enti e categorie interessati, per poter erogare contributi che prevengano le morosità incolpevoli”.

I criteri per accedere ai contributi sono, sinteticamente, avere un Isee non superiore a 26 mila euro, la residenza nell'alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un anno e avere una morosità “incolpevole”, ovvero diretta conseguenza, ad esempio, di perdita di lavoro o dell'essere in cassa integrazione. Tra i criteri preferenziali per la concessione dei contributi, sarà la presenza all'interno del nucleo familiare di almeno un componente che sia ultrasettantenne, minore d'età, con invalidità accertata per almeno il 74% oppure in carico ai servizi sociali o alle competenti aziende sanitarie locali per l'attuazione di un progetto assistenziale individuale. L'entità del contributo verrà determinata sulla base dell'importo della morosità incolpevole accertata alla data di presentazione della domanda di contributo, fino al massimo di 8 mila euro quale contributo concedibile a ciascun richiedente

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