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Economia

Due nuovi robot in azione ad Amaro. Resa più performante la linea produttiva di Modulblok

Nell’ultimo anno l’export è cresciuto del 70% mentre il mercato interno ha restituito un +56%. Mauro Savio, amministratore unico: «abbiamo una media di 3.000 commesse l’anno da 2.000 euro a 6 milioni di euro. Per affrontarle abbiamo adottato il lean thinking e una automazione di processo globale della quale i due robot SRAC sono il fiore all’occhiello».

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

E’ stato presentato alla stampa, nello stabilimento di Amaro, il nuovo sistema automatizzato SRAC (Saldatura Robot Automatico Carpenteria) interamente progettato in house da Modulblok SpA. Lo SRAC è un robot antropomorfo, realizzato in due esemplari, tutti e due attivi nello stabilimento, che completa e arricchisce la linea produttiva dell’azienda friulana leader italiano nella realizzazione di tecnologie e logistica di magazzino. Di particolare rilievo il fatto che SRAC è un robot ad alta automazione, interamente progettato da Modulblok partendo dall’analisi delle necessità produttive dell’azienda.

«Il nostro approccio è sempre pragmatico - dichiara Mauro Savio, amministratore unico dell’azienda di Pagnacco/Amaro (Udine) - perché la standardizzazione non è una risposta adeguata alle realtà complesse nelle quali ci impegnamo. Operiamo personalizzando ogni commessa, lavorando in modo sartoriale. Questo significa che per armonizzare circa 3.000 commesse l’anno, che vanno da 2.000 euro a 6 milioni di euro, dobbiamo avere una capacità produttiva altamente flessibile e performante, controllata in ogni sua componente e, soprattutto, consapevolmente partecipata dagli operatori».

Partendo dal punto fermo che il magazzino è il cuore della business continuity di un’azienda, Modulblok ha sperimentato per prima su sé stessa le modalità di massimizzazione delle performance, trasferendole poi sui prodotti che realizza. Per questo, partendo da una progettualità molto elaborata, sostenuta da un team di 16 ingegneri/tecnici, la linea produttiva si sviluppa dalla selezione di acciai certificati per poi, «attraverso un processo interamente controllato da un sistema gestionale di nostra elaborazione - come sottolinea Mario Di Nucci, direttore dello stabilimento di Amaro - arrivare al punto centrale della produzione dove sono inseriti gli SRAC. Abbiamo applicato il lean thinking all’intero flusso della trasformazione della materia anche grazie ad un’architettura informatica di nostra elaborazione che riduce al minimo gli sprechi e le attività a non-valore».

Con un team di 150 risorse, sottoposte a costante formazione e aggiornamento, Modulblok sta conquistando il mercato imponendosi come un esempio di Made in Italy ad alta affidabilità. «Nell’ultimo biennio siamo cresciuti in modo esponenziale - ha dichiarato Mauro Savio - con un incremento del 56% in Italia, anche grazie alle agevolazioni offerte dall’iperammortamento, e del 70% all’estero. Contiamo di riuscire a confermare questi trend decisamente positivi anche per il 2018».

Modulblok ha inoltre messo in opera piani di adeguamento della zona produttiva, oggi di 18mila metri quadri, avviando un progetto di ampliamento della sede di Amaro di ulteriori 4.000 mq, lavori che saranno ultimati in due anni. A completamento, questo sviluppo porterà anche un incremento della forza lavoro, con la stabilizzazione di oltre 30 risorse attualmente già impegnate in azienda con contratti interinali. Accanto ai reparti produttivi ci saranno nuovi ingressi anche negli uffici tecnici nei quali, è interessante notare, la presenza femminile è cospicua ed è una donna la responsabile dell’ufficio tecnico.

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