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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia Gemona del Friuli

Migliori formaggi regionali, vincono Campolessi e Caporiacco

Il contest è stato effettuato in occasione della fiera gemonese "Gemona, formaggio e dintorni"

L’associazione allevatori del Fvg ha celebrato ieri il formaggio latteria a latte crudo. Con il Montasio dop è la carta d’identità delle produzioni lattiero casearie regionali, legata alla tradizione e con una stagionatura minima di appena 30 giorni per poter essere messo in vendita. Questa bandiera del paniere agroalimentare Fvg è passata ieri alla lente d’ingrandimento di un convegno prima e della premiazione del Concorso dei formaggi a latte crudo poi che ha incoronato le migliori forme fresche e stagionate scegliendo tra i prodotti presentati dai 28 caseifici partecipanti.

I PREMIATI. Il primo posto per i formaggi freschi è andato ai padroni di casa, alla latteria di Campolessi; il secondo all’azienda agricola Budai Alberto di Fauglis di Gonars; il terzo alla latteria di Pradis di Sopra. Sul fronte del formaggio stagionato invece sul gradino più alto del podio è salita la Latteria di Caporiacco, seguita dalla Latteria di Brazzacco e nuovamente da quella di Pradis di Sopra. Sono state premiate in un gremito auditorium di San Michele dal Presidente dell’associazione allevatori, Renzo Livoni, al termine del convegno che l’associazione ha organizzato per render noti i risultati di un importante monitoraggio svolto a quattro mani dall’Ersa e dall’Istituto profilattico delle Venezie proprio per garantire le aziende di trattare nel miglior modo possibile queste produzioni, care alla tradizione locale che si devono però misurare con la crescente necessità di salubrità e sicurezza alimentare.

IL RITORNO ALLE PICCOLE PRODUZIONI. Ruolo determinante nell’economia è quello delle piccole latterie turnarie, verso le quali il presidente dell’AaFvg Livoni ha invitato a tornare. «Si tratta dell’unico modo per salvarci dalla spirale in cui siamo finiti conferendo il nostro latte alle grandi multinazionali. Se vogliamo garantire un minimo di reddito e sostenibilità alle nostre aziende dobbiamo tornare a produrre per noi e vendere direttamente». Approfittando di occasioni di promozione come quella offerta dalla festa Gemona, formaggio e dintorni. Riconosciuta ieri anche dall’assessore regionale all’agricoltura Cristiano Shaurli: «Questa festa insieme all’associazione allevatori sta prendendo la dimensione che merita e ci permette di riappropriarci delle nostre tradizioni, che possono essere anche un’occasione per il futuro». A patto che il settore inizi a credere e puntare di più sulla trasformazione. «Oggi appena il 20% del nostro latte viene trasformato in Montasio contro l’80% del Veneto». Bisogna insomma fare di più. Anche attraverso le filiere, che molti guardano con sospetto ma che sono invece strategiche sul fronte della promozione. La festa Gemonese nel suo piccolo fa la sua parte, offrendo alle produzioni, compreso il latteria, una vetrina importante in cui è sempre maggiore la parte giocata dall’Associazione allevatori Fvg il cui direttore, Andrea Lugo, ha riconosciuto ieri a sua volta «l’importanza dell’evento. L’unico, vero riferimento per il settore lattiero-caseario di questa regione».

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