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La nomina

Il nuovo corso di Legacoop Fvg, per la prima volta una donna alla presidenza

Intensa giornata congressuale allo Skylevel Business Center di Tavagnacco. Alla guida dell'associazione Michela Vogrig che subentra al precedente presidente Livio Nanino

Con un pensiero al Giorno della Memoria, che proprio oggi commemora la terribile pagina della Shoah e ricordata attraverso le parole di Liliana Segre, ma anche con un doveroso pensiero allo scrittore Pino Roveredo, recentemente scomparso, si è aperto oggi a Tavagnacco (Ud) il 15° congresso della Lega delle Cooperative del Friuli Venezia Giulia.

Una giornata intera di lavori, a cui hanno preso parte quasi 200 tra delegati e invitati, conclusasi con la nomina della nuova presidente, Michela Vogrig, che prende il posto del presidente uscente, Livio Nanino. Durante il congresso, infatti, i delegati hanno eletto la Direzione dell'associazione a cui spetta il compito, in base allo statuto, di nominare la nuova guida dell'associazione.

Vogrig, dal 2009 presidente del consorzio Cosm, principale realtà consortile della cooperazione sociale del Friuli Venezia Giulia che, ad oggi, associa 19 cooperative, è la prima donna a guidare l'associazione che raccoglie le più grandi cooperative della regione, nonché la prima presidente nella storia di Legacoop Fvg a provenire dal mondo delle cooperative sociali.

I lavori della giornata

Ad aprire i lavori, il presidente uscente Livio Nanino a cui sono seguiti i saluti delle autorità, ma anche del mondo associazionistico, cooperativo, universitario e sindacale. Ad intervenire in mattinata anche l'assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, il presidente del Consiglio Regionale Piero Mauro Zanin.

«In questa legislatura – ha spiegato Rosolen abbiamo vissuto i profondi e veloci cambiamenti intervenuti nel mondo del lavoro, abbiamo dovuto fare i conti con diverse crisi aziendali, con l’emergenza Covid-19 e con le ricadute della guerra in Ucraina ma abbiamo avuto la fortuna di incontrare interlocutori che hanno sempre afferrato le evoluzioni cercando di trovare delle soluzioni alle trasformazioni della società; una parte delle risposte è arrivata anche da Legacoop e dal mondo della cooperazione. Le Centrali cooperative hanno infatti lavorato per la ripresa sociale ed economica con l’Amministrazione regionale consapevoli della necessità di superare le crisi assieme. Da queste esperienze – ha concluso – si percepisce anche la qualità dell'economia, dove non tutto è e deve essere profitto e dove è necessario attivare un pensiero molto più lungo del contingente quotidiano».

«La cooperazione – ha commentato Zanin – è nata con una scala di valori a me molto cara, quella che vede la dignità dell’uomo prevalere sul lavoro e sul capitale. E credo sia una prospettiva da rilanciare per costruire un futuro di benessere nelle nostre comunità, dopo la sbornia della globalizzazione che aveva invertito quella gerarchia ma è andata a infrangersi sulla spiaggia della pandemia. La cooperazione deve contribuire a riattivare l’ascensore sociale che nell’Italia del boom garantiva ai figli una condizione di vita migliore rispetto alla famiglia d’origine».

Nel corso della mattinata sono anche state premiate due cooperative. A ricevere il riconoscimento sono state Clu-Cooperativa Sociale Lavoratori Uniti Franco Basaglia di Trieste (che nel 2022 ha festeggiato i suoi 50 anni di attività, esattamente come gli anni che corrono dalla nascita, per la prima volta, della cooperazione sociale) e Cramars di Tolmezzo (da 25 anni riferimento importante per la montagna).

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Il nuovo corso di Legacoop Fvg: da Nanino a Vogrig

Applaudito il discorso di Nanino, che dopo quattro anni di mandato, ha deciso di non candidarsi a questo appuntamento. «La preoccupazione per il futuro non manca – ha ricordato –. Tuttavia, in questi anni ho trovato cassetti pieni di idee, talvolta sogni, a volte persino troppo grandi da realizzare nella dimensione della singola cooperativa. Si tratta di un patrimonio che non possiamo permetterci di disperdere. La nostra associazione – ha proseguito – trova la sua ragion d’essere se è capace di mettere assieme: innanzitutto le cooperative, tra loro, poi i territori e le altre imprese che vi operano. Per fare questo c’è bisogno di unità, di concentrare ogni sforzo per essere al fianco delle nostre imprese, ascoltandole e accompagnandole a realizzare le loro scelte».

A tracciare il prossimo futuro di Legacoop Fvg la nuova presidente. «Per l'immediato futuro – ha anticipato Michela Vogrig ringraziando i presenti per la fiducia accordata – servono politiche associative in grado di interpretare un contesto in rapida e mutevole evoluzione, una discontinuità generazionale e di genere, non solo dichiarata ma agita, in grado di affrontare con un “altro passo” e da prospettive diverse le nuove sfide che ci incalzano. La sfida che ci attende è quella di essere un'associazione in grado di stare a fianco delle imprese, in grado di attuare un’efficace rappresentanza, di interpretare le trasformazioni in atto e di attivare risposte concrete e tempestive. È necessario – ha chiarito ancora Vogrig – accelerare il passo consapevoli che quei processi distintivi partecipati e democratici propri del nostro “essere impresa” possono diventare potenti grimaldelli per affrontare quel cambio di paradigma economico e culturale richiamato dal Piano d’Azione europeo per l’economia sociale. Un atto importante – ha concluso – che riconosce la nostra particolare forma di impresa come alternativa ad un’economia estrattiva che sta mostrando tutti i suoi limiti».

La tavola rotonda

Prima dell'elezione degli organismi e i vari adempimenti congressuali, alle 14 si è svolta anche una tavola rotonda intitolata “Il 2° Principio cooperativo: controllo democratico da parte dei soci”. Tema importante questo, dato che in vista del congresso nazionale di Legacoop che si svolgerà a marzo prossimo, è stato assegnato a sette regioni italiane il compito di discutere sull'attualità dei 7 principi cooperativi internazionali. Legacoop Fvg, nello specifico, si è occupata proprio del 2° principio.

Seduti allo stesso tavolo, moderati dal direttore del Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini, sono intervenuti Paola Benini, presidente Confcooperative Alpe Adria, Simone Gamberini, direttore di Coopfond e candidato presidente di Legacoop nazionale, Tito Menzani, docente di Scienze aziendali all'Università di Bologna, e Livio Nanino, presidente uscente di Legacoop Fvg.

In conclusione, prima delle conclusioni del presidente nazionale di Legacoop, Mauro Lusetti, l'intervento del presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga. «Le imprese e le imprese cooperative – ha commentato il presidente portando i suoi saluti in collegamento da Trieste a causa di alcuni problemi tecnici che hanno impedito una sua presenza a Udine – svolgono un ruolo importante nel nostro territorio e la reazione post pandemia del tessuto produttivo ha permesso di riprendere in modo consistente la crescita economica ed occupazionale. Basti pensare – ha concluso il presidente – che nel 2021 il Friuli Venezia Giulia è la regione che più è cresciuta a livello nazionale e anche gli ultimi aggiornamenti sulle previsioni per il 2023 vedono una crescita, seppur lieve, dello 0,4%. Guardiamo dunque al futuro con ottimismo e in questo anche le cooperative dovranno essere protagoniste costruendo insieme una strada condivisa, perché le scelte migliori sono quelle prese in modo collettivo nell'interesse di tutti».

Qualche dato

Come ricordato, Legacoop Fvg raccoglie le più grandi cooperative della regione e con i suoi quasi 210 mila soci e un valore della produzione di 1,21 miliardi di euro, rappresenta un osservatorio privilegiato sul movimento cooperativo e, di conseguenza, sull'andamento economico del territorio.

Le imprese aderenti, infatti, da sole, impiegano oltre 16 mila addetti. Grandi e longeve, visto che delle 170 cooperative e imprese associate, oltre 20 hanno superato i 50 anni di vita e ben 7 hanno tagliato il traguardo dei 100 anni di attività.

«In linea generale – ha commentato a margine del congresso il presidente uscente Livio Nanino, sulla base dei dati pubblicati nell'ultimo bilancio sociale di Legacoop Fvg – le aderenti, nonostante un anno durissimo a causa della pandemia e dei primi segnali di aumento dell’inflazione e della speculazione sui mercati, tengono se non addirittura migliorano le performance del 2020. La bontà del lavoro e dei risultati ottenuti dalle associate nel suo complesso è testimoniato infatti dall’aumento del patrimonio netto, che (ultimi dati disponibili ndr) segna +18 milioni a fine 2021 (da 200 milioni del 2020 a 218 del 2021)».

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