Mercato del Lavoro, per il secondo anno consecutivo l’Alto Friuli in positivo
Dall'analisi Cisl Alto Friuli al quarto trimestre 2016 il saldo tra assunzioni e cessazioni è di +410. Si assume di più in agricoltura e nel terziario; stabile il manifatturiero; ancora negativa l'edilizia. 15 i fallimenti, tra cui aziende storiche del territorio. Cala la cassa integrazione su base provinciale
STATISTICHE - ASSUNZIONI - L’ANALISI - CASSA INTEGRAZIONE - FOCUS EDILIZIA - FOCUS FALLIMENTI
L’ANALISI: “Non possiamo che accogliere con grande soddisfazione il dato occupazionale di fine 2016 – analizza il Segretario della Cisl Alto Friuli, Franco Colautti – già il saldo positivo al terzo trimestre ci aveva rinfrancati sullo stato di ripresa del territorio; ora abbiamo una ulteriore conferma che comunque è da tenere monitorata. Entrando nel dettaglio possiamo comprendere che dopo l’impennata “jobs act”, le tipologie di assunzioni si sono riassestate ai livelli “pre 2015”, comunque con qualche nuova tendenza: oltre agli indeterminati, calano in numeri assoluti anche i determinati; salgono invece l’apprendistato, il somministrato, il tirocinio e il domestico”. Colautti inoltre guarda ai vari settori: “un netto balzo in avanti lo ha fatto l’agricoltura, così come il settore della ristorazione e degli alberghi, ed anche il terziario che ritorna con saldo positivo tra assunzioni e cessazioni dopo quattro anni di segno meno. Si è stabilizzato invece il manifatturiero dopo il boom del 2015; continua invece il crollo del settore delle costruzioni. Chiediamo che la politica continui a sostenere con misure specifiche di welfare territoriale e servizi di prossimità questa inversione di tendenza a livello occupazionale del territorio per provare ad invertire la rotta dello spopolamento e della denatalità”.
CASSA INTEGRAZIONE: Nel 2016 il numero di ore di cassa integrazione autorizzate in provincia di Udine è stato pari a 8.224.634, di cui 5,7 milioni straordinarie (in netto calo), 2 milioni ordinarie (raddoppiate) e 450 mila in deroga (dimezzate); complessivamente comunque ci sono state 2 milioni di ore autorizzate in meno rispetto al 2015.
FOCUS EDILIZIA: Prosegue l’inesorabile depressione in edilizia: dagli ultimi dati a disposizione dalla Cassa edile di Udine, a fine 2016 il numero delle imprese medie mensili in provincia è sceso ancora, a quota 735, contro le 803 del 2015 (-8,4%) e le 1.335 del 2008 (-44,9%); stesso discorso per il numero di lavoratori denunciati: sono 3.325 contro i 3.736 del 2015 (-11,1%) e i 6.528 del 2008 (-49,6%). Pure per le ore dichiarate il quadro non cambia con la media mensile che si attesta sulle 363.540 contro le 402.191 del 2015 (-9,6%) e le 798.607 del 2008 (-54,8%). Valentino Bertossi, della Segreteria Cisl Alto Friuli, allarga sconsolato le braccia “Non sappiamo più cosa dire a riguardo. Se non ci sarà nel breve termine una forte azione di sostegno da parte della Regione e dello Stato per favorire investimenti nell’edilizia residenziale privata ed in quella pubblica, finalizzati al recupero ed al risparmio energetico, all’efficientamento ed al miglioramento della sicurezza antisismica, continueremo a fare i testimoni di una caduta senza fine”.
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