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Economia

Confindustria: verso la fusione delle associazioni

Per il nuovo presidente Matteo Tonon ci vuole una regia regionale. "Situazione negativa, occhi puntati sul lavoro dei giovani e aggregazione tra imperese. Ripensare agli strumenti di accesso al credito"

"Vogliamo che la nostra Associazione sia da stimolo nei confronti delle altre territoriali, verso un percorso di fusione condiviso": così il neo presidente di Confindustria Udine Matteo Tonon a Palazzo Torriani, nel corso della conferenza stampa di inizio mandato, ha voluto sottolineare la centralità del suo impegno per l'accorpamento delle associazioni confindustriali presenti sul territorio regionale in un unico soggetto di rappresentanza. Un passaggio, quello alla Confindustria Regionale, che Tonon auspica possa avvenire in tempi "ragionevoli", e trovi compimento entro il quadriennio: "Un'opportunità - l'ha definita - per essere presenti sul territorio con un'unica visione, un'unica squadra, un unico coordinamento, razionalizzando le risorse non per un mero taglio dei costi, ma per renderle efficienti, pur mantenendo i presidi sui territori a fianco delle nostre imprese". Dunque, Tonon rispondendo alle domande dei giornalisti ha ipotizzato un'unica presidenza per l'organo, così come un unico consiglio direttivo e unici uffici per i servizi alle aziende: "Non sarà un percorso facile - ha precisato Tonon-; è un cambiamento epocale nel sistema confindustriale, dobbiamo pensare alla creazione di un nuovo modello di rappresentanza che sia completo, trasparente ed efficiente. Per questo ci vorrà del tempo, non vogliamo lasciare nulla al caso".

Dopo il progetto di fusione, il presidente ha dunque illustrato le linee programmatiche del suo mandato, che viaggiano lungo un "doppio binario” concettuale: da un lato, la gestione delle difficoltà correnti in cui si dibatte l’impresa, dall’altra, la creazione di leve di sviluppo per dare slancio al sistema. Nella consapevolezza della "situazione negativa per tutti i comparti, nonostante qualche piccolo segnale di ripresa si intraveda in alcuni segmenti" Tonon ha posto l'accento sul valore del lavoro come motore di sviluppo, e sull'emergenza della disoccupazione giovanile: "Non crediamo nell'assistenzialismo, ma nella componente del lavoro che nasce dall'impresa privata. È impensabile che i giovani non abbiano accesso al mercato del lavoro, bisogna ripartire da qui, dall'istruzione e dall'università". Come bisogna, secondo il presidente, ripensare gli strumenti regionali di accesso al credito, quali Frie, Finest e Friulia: "Serve maggiore efficienza, rapidità di azione, e una maggiore aggregazione e messa in rete tra gli strumenti regionali, che insieme al sistema delle garanzie del Confidi costituiscono un tassello fondamentale della nostra economia". In questo senso anche il plauso poi, alle vice presidenze, assegnate a Michele Bortolussi, alla quale è stata attribuita la funzione vicaria, Marina Pittini e Chiara Valduga, tutte personalità di spicco, "che possono apportare un contributo sostanziale importante nell'accesso al credito delle nostre imprese" con due quote rosa che per Tonon sono "quote di merito". Nell'ufficiale passaggio di consegne, il neo eletto ha voluto ringraziare Adriano Luci per il suo operato in quelli che sono stati "sei anni difficilissimi, in cui hai sacrificato il tuo lavoro pur di garantire il dialogo ad ogni livello e una presenza costante al fianco delle nostre associate". Dal canto suo Adriano Luci ha espresso parole d'affetto e di augurio a Tonon: "Un presidente giovane è quello che ci vuole per affrontare un momento come questo con la giusta energia e forza; questi sei anni sono stati particolari, concedetemelo, particolarmente difficili e particolarmente complessi. Ma questo passaggio di consegne ha dimostrato come l'Associazione sia matura, responsabile e trasparente".

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