Matrimoni in Fvg in ripresa ma l'abito bianco è low cost
Dopo l'allentamento delle restrizioni Covid l’andamento del mercato delle cerimonie sta avanzando ma ci vorrà tempo per raggiungere i livelli pre pandemia. C'è una maggiore attenzione ai costi
Ci sono segnali di ripresa nel settore dei matrimoni in Friuli Venezia Giulia, anche se ci vorrà tempo prima di tornare ai numeri del 2019. Questa ripresa è caratterizzata da una maggiore attenzione ai costi e ai prezzi: dall’abito da sposa alle bomboniere, dal catering al fotografo. La tendenza per l’abito bianco è quella di optare per un modello da utilizzare anche in altre circostanze. Per gli abiti da cerimonia, invece, si punta alla rimessa a modello, ovvero portare un vestito che si possiede già dalla sarta affinché lo renda più moderno e attuale. Poca spesa massima resa. Nella primavera 2022 la filiera del wedding di Confartigianato Fvg che riunisce 4.487 imprese, con 9.997 addetti, vede un ritorno di cerimonie religiose – tra battesimi, prime comunioni, cresime e matrimoni – e a quelle civili, con i matrimoni in municipio e gli eventi da sera e da giorno. Nel 2021, rivela alo studio svolto da Nicola Serio, responsabile dell’ufficio studi associativo, l’attesa era per un recupero, ed invece “un’impresa su tre , cioè il 33%, ha perso ulteriormente terreno”.
La situazione di Udine
Nel 2021, dai primi dati provvisori sui matrimoni totali disponibili per il comune di Udine, dopo il minimo del 2020 (155), c’è stato un buon recupero di celebrazioni (257), con un dato poco al di sotto del livello pre-pandemia di 267 cerimonie, ovvero meno 4 per cento.
Fotografia
Nella prima parte del 2022 si registra una ripresa trasversale tra le aziende, anche se con qualche novità rispetto all’epoca pre-Covid. Tra i fotografi il lavoro “registra un lieve cenno di ripresa, anche se il ritorno ai volumi del 2019 sarà lento”, conferma il capo categoria regionale dei fotografi di Confartigianato Fvg, Massimo Semeraro. “Ciò che si nota – aggiunge – è che la ripresa è contrassegnata da una certa accortezza nella spesa”.
Moda
Un comportamento analogo anche nel settore dell’abbigliamento da cerimonia. Se, infatti, per gli abiti da sposa “c’è una netta ripresa”, afferma Barbara Beltrame, così come “per gli abiti per i balli della maturità o per gli eventi aziendali, per i quali c’è una richiesta importante”. Beltrame, tuttavia, evidenzia in questa ripresa “un’occhio di riguardo per il riutilizzo dell’abito”. Fatta eccezione per quello da sposa, che naturalmente si vuole nuovo e personalizzato, “per le cerimonie in genere c’è una certa richiesta all’innovazione di ciò che si possiede”. Tendenza confermata dalla capo categoria Confartigianato Moda, Gloria De Martin. “Le sartorie che si occupano della rimessa a modello – spiega – stanno avendo un buon flusso di lavoro. Crescono le richieste per gli interventi sartoriali, al fine di rinnovare i capi datati. È tornata anche la richiesta per gli abiti da sposa – prosegue -, sebbene con costi più contenuti”.
Ristorazione
Più articolato l’andamento nell’ambito della ristorazione. Chi rileva ancora un periodo stagnante è il catering di qualità. “Al di là del problema Covid, ciò che si rileva è che non ci sono molte risorse in circolazione tra i cittadini, prenotazioni che si spostavano da prima del Covid saltano e altre si trasformano in una bicchierata”, racconta Carlo Madrassi, di Festa Più. “Noi – afferma – abbiamo fatto una scelta di qualità e preferiamo stare fermi, piuttosto che abbassare il livello. Guardiamo in prospettiva”.
La filiera del wedding in regione
In Friuli Venezia Giulia, nel 2020 (ultimi dati disponibili diffusi dall’Istat il 21 febbraio 2022), sono stati celebrati 2.037 matrimoni di cui 379 con rito religioso (18,6%) e 1.658 con rito civile (81,4%). Per i matrimoni religiosi, quelli più interessanti per le ricadute sulla filiera del wedding, il Friuli Venezia Giuli sia nel 2020 che nel 2021 è stato all’ultimo posto nella classifica delle regioni italiane per percentuale sul totale di matrimoni con rito religioso. Nell’anno pre-pandemia (2019) la percentuale di cerimonie in chiesa era stata di appena il 28,2% in Friuli Venezia Giulia, il 33,3% nel Nordest e 47,4% in Italia. Nel 2004, in regione, le cerimonie nuziali erano state 4.468; una quindicina di anni dopo, nell’anno pre-pandemia, si era perso un matrimonio su quattro, -27%.
La filiera del wedding comprende le sartorie per gli abiti da sposa e da cerimonia, a cui si aggiungono le altre imprese della moda per gli abiti di testimoni, parenti ed invitati, i calzaturifici artigianali, i fioristi, i fotografi, i videomaker, le tipografie, il catering e la ristorazione (comprese le brigate di chef e camerieri), le pasticcerie per le torte nuziali ed i confetti, i parrucchieri, le estetiste, le gioiellerie per le fedi nuziali, la produzione di bomboniere, i service, gli allestimenti, le agenzie di eventi, i wedding planner, i noleggi di auto d’epoca e di lusso, le agenzie di viaggi, gli affitti di dimore e sale ricevimenti, ristoranti, pub, discoteche, musicisti, agenzie di spettacoli e molto altro.