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Economia

Gli ingegneri udinesi alla ricerca di una nuova sede

La categoria professionale si ritrova in assemblea: «Troppe incombenze, gli Ordini sono in ginocchio»

«I poteri forti, economici, politici, imprenditoriali, stanno tentando di trasformare il lavoro professionale in lavoro di impresa». L’accusa è del presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Udine, Stefano Urbano, in assemblea nella sede di Confindustria Udine. Nel mirino provvedimenti «vessativi e punitivi verso il mondo professionale: dall’applicazione della normativa sulla trasparenza e anticorruzione al protocollo informatico, dalla fatturazione elettronica alla comunicazione nelle procedure di liquidazione dei compensi professionali con l’obbligo dell’acquisizione del codice identificativo di gara.

Le strutture degli Ordini, osserva Urbano, «non sono sufficientemente strutturate per eseguire tutti questi adempimenti amministrativi tipici di un ente pubblico sia per quanto riguarda le competenze professionali sia per quanto riguarda il numero di addetti». Di qui la sollecitazione agli associati: «Dobbiamo cambiare strategia: va bene il confronto ma a condizione che sia alla pari. Se occorre dobbiamo anche alzare la nostra voce per far sì che gli Ordini abbiano ancora un futuro e non vengano aboliti». E ancora, nel merito della professione: «Se davvero vogliamo tutelare la dignità degli ingegneri, occorre arginare in modo deciso la precipitosa e preoccupante tendenza al ribasso nei compensi per i servizi professionali».

Facendo il resoconto dell’attività 2015 Urbano ha quindi evidenziato i 68 eventi formativi organizzati direttamente dall’Ordine o in cooperazione con altri enti, di cui 27 a titolo gratuito, per un totale di 514 crediti erogati. Infine, l’annuncio della ricerca di una nuova sede «per ulteriormente migliorare e moltiplicare i servizi e le opportunità».
 

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