Hypo Bank, dai sindacati si propongono alternative: oggi l'incontro sui licenziamenti
Vertice a Tavagnacco ma con il rifiuto di avere al tavolo le istituzioni italiane. First Cisl: «Bisogna convincere l'Austria a non fare della banca uno spezzatino»
Si terrà oggi, venerdì 7 ottobre alla HypoBank di Tavagnacco, il primo incontro per la procedura sui licenziamenti collettivi. A darne notizia la First Cisl: «Incomprensibile la pretesa dei vertici della HypoAlpe AdriaBank Spa di voler rifiutare la presenza al tavolo aziendale delle Istituzioni, che avrebbero il compito di accompagnare un processo trovando o aiutando a a trovare le necessarie composizioni per minimizzare le ricadute fortemente negative, sociali ed economiche sul territorio regionale e nazionale, di questa sciagurata decisione del Governo Austriaco: chiudere».
«La proprietà e la Direzione di questa banca, non possono e non devono intervenire sul coinvolgimento del MiSE delle Regioni e di altri Organi Governativi o Comunitari, massime istituzioni competenti e legittimate alla ricerca delle misure sociali di accompagnamento delle famiglie coinvolte e degli strumenti per la riqualificazione e riconversione dei lavoratori» - prosegue Roberto De Marchi dal sindacato.
«Resta la convinzione che ci possano essere delle strade alternative ancora percorribili: ad esempio la possibilità di "entrare" nel Fondo Atlante, o altre. Ma prima bisogna convincere l'Austria a vendere la banca Italiana e non farne uno "spezzatino"».
Il sindacalista chiude con un'interrogazione: «Come mai - ci chiedono tutti - l'Austria pur avendo avuto dei compratori interessati alla banca italiana si è rifiutata di venderla e vuole perseverare a a distruggerla, rimettendoci anche un bel po' di danari? Una difficile trattativa con l’azienda che ci vede profondamente impegnati a garantire il massimo delle tutele possibili per i lavoratori di HYPO Bank».