Si è chiusa al tavolo ministeriale a Roma, nell'ultimo giorno utile per le trattative, la conciliazione tra azienda e sindacati per i 104 esuberi - 79 della rete commerciale e 25 della direzione centrale - di Hypo Alpe Adria Bank.

Nell'accordo è previsto l'impiego degli strumenti di settore a favore dei lavoratori in esubero, in particolare il trattamento del Fondo straordinario per i lavoratori, che nei prossimi cinque anni andranno in pensione, e le 24 mensilità del Fondo emergenziale di categoria per gli altri. Sono state previste anche ulteriori soluzioni che vanno incontro alle esigenze manifestate dai lavoratori.  L'accordo sarà presentato nel dettaglio ai lavoratori nel corso di assemblee che si terranno già la prossima settimana.

ROMANI. Per Giulio Romani, segretario nazionale First Cisl, «Hypo Alpe Adria raggiunto un accordo accettabile, ma le istituzioni non hanno imposto da subito il loro peso verso un’azienda straniera che ha sfruttato il territorio e poi l’ha abbandonato». «Al di là della positività dell’aver costretto ad un accordo comunque accettabile una controparte che si era costantemente dimostrata riottosa - commenta Romani - resta un profondo rammarico nel prendere atto di come le istituzioni non siano riuscite da subito a far valere fino in fondo il loro peso nei confronti di un’azienda straniera che ha lasciato dietro di sé pesanti ripercussioni di natura sociale».

DE MARCHI. «Abbiamo strappato all'azienda - sottolinea Roberto De Marchi, segretario First Cisl di Udine - un trattamento che permette una soluzione onorevole e l’applicazione delle tutele della normativa di settore. Le diverse possibilità di uscita che questo accordo prevede vanno incontro alle sensibilità che i colleghi hanno manifestato nelle assemblee».