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Economia

Hypo Bank, l'azienda dice "no" alle istituzioni italiane

Dopo la richiesta da parte dei sindacati di partecipare al tavolo, arriva il rifiuto: «La proprietà della banca non vuole interloquire in alcun modo con lo Stato Italiano»

La vicenda Hypo-Bank non sembra trovare momenti di pace: almeno per i lavoratori e per le organizzazioni sindacali che li rappresentano. Venerdì scorso, infatti, era stato richiesto il coinvolgimento fin da subito delle Istituzioni Italiane alle difficili trattative sui licenziamenti collettivi di 100 dei 280 lavoratori.

L’esigenza di rendere partecipi le massime cariche governative regionali e nazionali era emersa durante la riunione dello scorso 12 settembre al Tavolo di Crisi presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma.

«Riscontriamo oggi - affermano i sindacati attraverso una nota - il netto rifiuto da parte dell’azienda alla richiesta delle rappresentanze sindacali e delle Istituzioni Italiane. La proprietà della banca – il Ministero delle Finanze d’Austria – non vuole interloquire in alcun modo con lo Stato Italiano. Per contro, appare beffarda l’indicazione di un’eventuale sede del prossimo incontro a Milano (sede dello studio legale incaricato dall’Austria a rendere operativi i licenziamenti), anziché a Roma».

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