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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Tempo indeterminato: a gennaio calo del 23,2% in Friuli Venezia Giulia

Il dato è ottenuto confrontando il numero di contratti sottoscritti con lo stesso periodo dell'anno precedente. L'elaborazione è stata effettuata dall'Ires Fvg, prendendo in considerazione dati Inps

A gennaio 2016 le nuove assunzioni a tempo indeterminato in Friuli Venezia Giulia risultano in calo del 23,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (da 2.498 a 1.918), contro una media nazionale pari a -39,5%. La flessione registrata in regione, secondo la rielaborazione del ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo su dati Inps, risulta la più contenuta assieme a quella del Molise (-20,3%); i risultati peggiori si osservano in Basilicata, Valle d’Aosta, Abruzzo e Umbria, dove il numero di nuove assunzioni a tempo indeterminato si è dimezzato. 

Si tratta di una dinamica «fisiologica», osserva Alessandro Russo dell'Ires Fvg (che ha effettuato la ricerca rielaborando dati Inps), la forte accelerazione di dicembre 2015, che in regione aveva fatto registrare oltre 7mila tra assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato che in un solo mese avevano usufruito della decontribuzione. A partire dal 2016 (con la legge di Stabilità 2016), l’entità e la durata degli sgravi sono state infatti notevolmente ridimensionate (gli importi massimi del 60%, da 8.060 a 3.250 euro, la durata è scesa da 3 a 2 anni).  A gennaio 2016 risultano in calo in regione anche le assunzioni a termine -9,3% (contro un dato nazionale pari a -15,4%), mentre sono in aumento quelle degli apprendisti (+14,9%, in Italia + 1,8%) dopo un anno contrassegnato da una dinamica negativa. Sempre su base tendenziale (gennaio 2015-gennaio 2016) sono in netto aumento anche le trasformazioni di rapporti di apprendistato e a termine in tempi indeterminati (complessivamente +19,6% in regione, mentre a livello nazionale diminuiscono del 4,5%).

Un ulteriore elemento positivo, per quanto si tratti ancora di dati riferiti a un solo mese, è la diminuzione delle interruzioni dei rapporti di lavoro, in calo del 23,4% in Fvg; il risultato per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato si traduce in un saldo pari a oltre +1.600 unità.

Il lavoro accessorio
Sempre a gennaio 2016 si conferma la crescita del ricorso al lavoro accessorio, sia in regione, sia con ritmi ancora più sostenuti a livello nazionale. Il numero di voucher venduti in Fvg ha infatti superato le 425.000 unità, +26% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. A livello nazionale l’incremento è stato pari al 36% (al primo posto la Campania con +65,1%), nell’insieme delle regioni del Nordest al 30,5%.

Le nuove aperture di partite Iva
A gennaio 2016 in Fvg (dati Mef) sono state inoltre aperte 1.120 nuove partite Iva (+15,7%, superiore alla media nazionale del +13,8%), dopo un anno caratterizzato da una dinamica opposta (complessivamente -12% in regione). A livello territoriale spicca il risultato di Gorizia (+32,6%). L’aumento, rileva Russo, «è stato determinato principalmente dalle maggiori adesioni al regime agevolato “forfetario” (a livello nazionale hanno fatto segnare una crescita del +37,4%), incentivate dalle modifiche introdotte con la Stabilità 2016. L’incremento in Italia ha riguardato principalmente i giovani under 35 (+31% di nuove aperture) e le donne (+32%); tra i settori si osservano gli aumenti più consistenti nel comparto dell’istruzione (+103,6%), nelle attività professionali (+73,9%) e nell’assistenza sanitaria (+67,2%). Se dunque la forte decontribuzione messa in campo nel 2015 aveva favorito la costituzione di contratti di lavoro dipendente rispetto a rapporti di lavoro autonomo con partita Iva, il ridimensionamento degli sgravi nel 2016 sembra per ora produrre un effetto opposto.
 

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