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Giovedì, 28 Marzo 2024
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'Future Forum' e 'Centre for Houston’s Future' assieme

La Camera di Commercio ha ospitato per l'occasione Catherine Clark Mosbacher, presidente e Ceo del centro di studi texano. Presentato anche il libro sulla passata edizione della manifestazione

La Camera di Commercio di Udine, in vista di una nuova collaborazione internazionale tra il Center for Houston’s Future e il Friuli Future Forum, ha invitato C. C. Mosbacher in Friuli il 26 e 27 maggio, per farle conoscere i protagonisti del sistema produttivo, pubblico, della ricerca innovativa e della formazione universitaria. In Friuli, la presidente, accompagnata dalla Cciaa, ha incontrato il sindaco di Udine Furio Honsell, il rettore Alberto Felice De Toni e uno staff di docenti dell’Università di Udine (Maria Chiarvesio, Paolo Gardonio, Andrea Moretti, Maria Cristina Nicoli e Marco Sartor), i vertici di Friuli Innovazione e Catas; nella mattinata di oggi, prima della conferenza stampa, i rappresentanti delle associazioni di categoria e dei principali enti economici del territorio. 

Le collaborazioni e la rete . «Friuli Future Forum, il nostro progetto d’innovazione – commenta il presidente della Cciaa Giovanni Da Pozzo –, continua la ricerca di collaborazioni internazionali in grado di dare apporti significativi a questo nostro percorso, che vuole porsi come promotore e collettore di istanze concrete di futuro per il territorio e l’economia. Proseguiamo convinti della necessità di fare rete tanto a livello locale quanto a livello internazionale, perché oggi più che mai il nostro mercato è il mondo ed è lì che ci dobbiamo confrontare, che le nostre aziende lavorano ed è anche da lì che possono provenire indicazioni utili su come progredire. Il Center for Houston’s Studies, peraltro, è tra i principali centri di ricerca sul futuro mondiali con una specializzazione specifica sulle politiche di sviluppo della propria regione. È la stessa linea su cui stiamo lavorando il Friuli, per questo, siamo convinti potrà dare un supporto particolarmente attento e competente alle nostre azioni, perché il modello è analogo, dedicato al proprio territorio». «Contemporaneamente, dobbiamo fare sistema qui, in Friuli – aggiunge Da Pozzo –, tra istituzioni e tutti gli attori responsabili del sistema produttivo. Perciò continuiamo a promuovere un lavoro di squadra, a partire dalle associazioni di categoria, per comprendere necessità e disegnare prospettive. Anche per il 2014 il programma sarà ancora il risultato di questo lavoro orchestrale, che quest’anno sarà ancora più ricco e intenso». 

Future Forum. Un lavoro le cui linee guida sono illustrate dal project manager di FFF Renato Quaglia. «Quest'anno il programma sarà diviso in due fasi – spiega Quaglia –: una che si sviluppa ora fino a metà luglio circa e una autunnale. La prima mira a offrire strumenti, «che possiamo definire una sorta di “toolkit” per le imprese, per affrontare il presente in una prospettiva di cambiamento». Una serie di incontri, che sono già partiti in maggio e che proseguiranno nelle prossime settimane, nati dalla collaborazione con le categorie e altre realtà economiche del territorio (come quella per la sezione di incontri Digital a vicino/lontano), che mirano a fornire orientamento e formazione su temi specifici per il futuro delle attività produttive, dall’uso del web alle nuove tecnologie per i makers, dal lavoro di gruppo e alla valorizzazione del capitale umano interno all'azienda, dall'e-commerce all'internazionalizzazione, dalla formazione di manager per i centri commerciali naturali alla nuova finanza e al found raising… (prossimi appuntamenti saranno il 29 maggio, in collaborazione con Confapi Fvg e il 4 giugno in collaborazione con l’Università di Udine, info su www.friulifutureforum.com e  sulla home page diwww.ud.camcom.it). 

Nella fase autunnale prenderà forma dopo l’estate, con un nuovo “Future Forum”, un’evoluzione della prima rassegna, realizzata nell’autunno 2013 e della quale è stata realizzata e presentata la pubblicazione che ne raccoglie atti, interventi e interviste agli ospiti. Il libro porta un “editoriale” a firma di Omar Monestier, direttore del Messaggero Veneto, che con la Rai Fvg è stato media partner della rassegna. Il libro sarà scaricabile dal sito www.friulifutureforum.com. 

Il prossimo “Future Forum” sarà sempre votato al rinnovamento: «una sorta di nuova fase, in cui in qualche modo si passerà dal pensiero e dalla riflessione corale sul futuro e sui futuri possibili per il Friuli a una vera e propria progettualità che vada a mettere in pratica, concretamente, le indicazioni raccolte lo scorso anno», prosegue Quaglia. Si sta dunque lavorando per dar vita a un progetto di futuro che coinvolgerà l’intero territorio. Un percorso, questo, che si annuncerà nelle prossime settimane. 

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