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Economia

Viticoltura, Fedagri soddisfatta: "La Doc Friuli è più vicina"

L’organizzazione agricola di Confcooperative Fvg ottimista dopo l’incontro del Tavolo verde. Giacomello: "Sarà uno strumento importante per far crescere ulteriormente la viticoltura regionale sui mercati internazionali"

Il recente incontro del Tavolo verde ha confermato che i tempi per la Doc Friuli sono ormai vicini. «Finalmente si intravede il traguardo dell’istituzione della Doc Friuli che ha visto la cooperazione regionale protagonista e convinta sostenitrice», commenta Giorgio Giacomello, presidente di Fedagri Fvg, l’organizzazione di Confcooperative Fvg che, con le cantine cooperative aderenti, rappresenta oltre il 50% del vino prodotto in regione da 2.300 agricoltori associati.

«Se sarà confermata la tempistica che si sta delineando (inizio 2016), la nuova Doc sarà uno strumento importante per far crescere ulteriormente la viticoltura regionale sui mercati internazionali», sottolinea Giacomello, per il quale è importante anche l’avanzamento dell’iter per la Doc del Pinot grigio: «La Doc interregionale è il passo successivo, altrettanto importante perché parliamo di una varietà che è tra le più importanti, in volumi, nella nostra Regione: tergiversare significherebbe pregiudicare investimenti e non avere uno strumento efficace capace di rispondere alle dinamiche dei mercati internazionali dove il nostro vino è apprezzato. Per questo è importante che la filiera sia unita su tale progetto, evitando distinguo e incertezze».

"Ma la doc del Pinot grigio" - conclude Fedagri - "è solo uno dei tasselli di un mosaico più completo nel progetto di valorizzazione dei vini regionali dove trovano importanti spazi la costituzione della Doc Friuli e un’iniziativa forte e concreta per la difesa della Ribolla gialla nostrana".

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