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Confcooperative: il fatturato cresce del 20 per cento nel vitivinicolo

Merito del lavoro di squadra, secondo il presidente Fedagri. "Migliaia di piccoli produttori di vino sono rimasti sul mercato proprio grazie alla cooperazione".

Negli ultimi sei anni il fatturato e il valore aggiunto delle cooperative vitivinicole italiane di Fedagri-Confcooperative sono cresciuti del 20%. Se si prende in considerazione solo l’ultimo anno, nel 2012 l’incremento è stato del 10%, superando di gran lunga quello delle imprese non cooperative (+6,6%). Lo rileva un’analisi svolta da Nomisma Wine Monitor sui bilanci delle cooperative vitivinicole associate a Fedagri presentata durante l’Assemblea nazionale del Settore vino, tenutasi recentemente a Perugia.

«Se migliaia di produttori vinicoli italiani e friulani, di piccolissima dimensione, sono riusciti a rimanere sul mercato - dichiara Denis Ius, responsabile del Settore vino di Fedagri Fvg (6 cantine cooperative attive che ricevono i conferimenti delle uve di 2.200 soci, danno lavoro a 130 persone e producono un fatturato aggregato pari a oltre 60 mln di euro l’anno) - lo devono proprio alla cooperazione. In particolare a quella cooperazione che nel corso degli ultimi anni ha saputo internazionalizzarsi, cogliendo quelle opportunità importanti che soltanto imprese strutturate e organizzate sono in grado di sfruttare. Per avere margini di competitività è ormai divenuto indispensabile conquistare i mercati lontani – prosegue Ius -. I dati recenti sul consumo di vino in Italia confermano il trend negativo: negli ultimi sei mesi le vendite di vino nella GDO, in Italia, hanno subito un calo a volume del 7,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si compra meno vino anche ai ristoranti, che registrano i cali più rilevanti».

Negli ultimi tre anni in Italia i volumi di vino esportati si equivalgono a quelli consumati internamente: nel 2001 l’export rappresentava poco più della metà delle quantità di vino consumate in Italia. Ma, negli ultimi due anni, la “forbice” tra vino venduto all’estero e vino consumato in Italia si è chiusa, con esportazioni che si attestano intorno a i 22,5 milioni di ettolitri, con quantitativi analoghi ai volumi venduti sul mercato interno. «Le nuove sinergie commerciali tra imprese cooperative che stiamo mettendo in campo anche in Fvg – conclude Ius - potrebbero portare a un migliore controllo di filiera e un possibile recupero di marginalità».

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