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Economia

Terna: «Il Ministero ha da tempo riavviato il procedimento per concludere i lavori»

La società, come richiesto dal Mise, ha depositato al Ministero dell’Ambiente tutta la documentazione necessaria per la procedura di Valutazione impatto ambientale

In merito alle recenti affermazioni che riguardano la necessità di un riavvio in autorizzazione dell’elettrodotto “Udine Ovest-Redipuglia”, Terna - con un comunicato ufficile - evidenzia che tale riavvio è già avvenuto, come comunicato a tutti gli enti interessati il 6 novembre scorso dal competente Ministero dello Sviluppo Economico. La nota:

In seguito al riavvio del procedimento e secondo la richiesta del MISE, Terna ha trasmesso al Ministero dell’Ambiente la documentazione necessaria al procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale, atteso a breve per sanare il vizio di forma contestato dal Consiglio di Stato; ottenuta la nuova autorizzazione, l’intervento potrà essere concluso in tempi rapidi realizzando il 20% dei lavori ancora necessari per la messa in esercizio.  

L’elettrodotto “Udine Ovest-Redipuglia” è indispensabile per risolvere i rischi di disalimentazione della rete elettrica friulana, formata da sole 2 linee a 380 kV risalenti agli anni ’70-’80, a fronte di consumi dei friulani più che raddoppiati negli ultimi trent’anni. Grazie a 40 km di nuova linea sarà possibile demolire 110 km di vecchie linee e circa 400 tralicci in 30 Comuni della bassa friulana, liberando 367 ettari di territorio dalla servitù di elettrodotto e con benefici per 680 edifici oggi collocati a 100 metri dalle linee che saranno demolite. 

L’investimento Terna, di 110 milioni di euro, mira a far risparmiare oltre 60 milioni di euro all’anno, grazie all’aumentata sicurezza del sistema elettrico, allo sbottigliamento di 600MW di capacità già oggi disponibile nelle centrali di Torviscosa e Monfalcone, all’aumentata capacità di approvvigionamento dall’estero e minori costi per imprese e cittadini.

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