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Giovedì, 25 Aprile 2024
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In Fvg il numero di occupati è in netta ripresa: sono 17mila e 400 in più

Secondo l'indagine Ires Fvg su dati Istat del primo trimestre 2022, il numero di nuovi occupati rispetto al 2021 è aumentato del 3,5%. In calo il numero degli inattivi

Sembra superata la crisi occupazionale provocata dalla pandemia di Covid 19. Questo quanto emerge dai dati elaborati dal ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo partendo da dati Istat. Nel primo trimestre 2022 il numero di occupati del Friuli Venezia Giulia stimato dall’Istat è pari a 516.300 unità, 17mila e 400 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+3,5%). Anche confrontando questi risultati con i primi mesi del 2020, quando non si avvertivano ancora gli effetti dell’emergenza Covid sul mercato del lavoro, si rileva una crescita di 6mila e 500 unità.

La ripresa

La ripresa dell’occupazione in questa fase di superamento della crisi sanitaria, spiega Russo, ha riguardato principalmente il lavoro dipendente con 15 mila 200 unità su base tendenziale. Il tasso di occupazione regionale (calcolato nella fascia di età compresa tra 15 e 64 anni) nella prima parte di quest’anno si è attestato al 67,6%, mantenendo un profondo divario di genere: 74% per i maschi contro il 61,1% delle femmine.

Meno inattivi

Il numero di persone in cerca di occupazione risulta pari a 30 mila e 800, in aumento di mille e 100 unità rispetto allo stesso periodo del 2021. Il tasso di disoccupazione (15-74 anni) si è attestato al 5,6%. con percentuali diverse tra donne e uomoni, rispettivamente 6,8% per la componente femminile, 4,7% per quella maschile. Rispetto allo scorso anno sono diminuite le persone inattive (-10.800 tra i 15 e i 64 anni, pari a -4,9%), ossia quelle che non lavorano e nemmeno sono attivamente alla ricerca di un nuovo impiego. Non bisogna infatti dimenticare che nella fase più acuta della crisi sanitaria era aumentata notevolmente l’inattività più che la disoccupazione. A causa dei maggiori carichi familiari soprattutto per le donne con figli, a seguito della chiusura delle scuole. Ma anche per le forti limitazioni agli spostamenti e il blocco dell’attività di molti settori produttivi. Tutti elementi che rendevano difficile la ricerca di un lavoro.

Ammortizzatori sociali

Rallenta il ricorso agli ammortizzatori sociali. Infatti, nel periodo gennaio-aprile 2022 sono state autorizzati 3 milioni e 100 mila ore di cassa integrazione, con un meno 73,7 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sono in aumento solo le ore relative agli interventi straordinari nelle province di Udine e Pordenone. Anche le ore autorizzate nell’ambito dei Fondi di solidarietà (esclusi quelli gestiti dagli enti bilaterali), che riguardano i datori di lavoro che occupano mediamente più di cinque dipendenti e che non rientrano nel campo di applicazione della cassa integrazione guadagni, sono in netta diminuzione nei primi quattro mesi dell’anno (-91,8%), dopo i picchi del biennio precedente.

Partite Iva


Nel primo trimestre del 2022  è diminuito il numero di aperture di partite Iva In regione è stato pari a 3 mila 461, un dato inferiore del 4,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. A livello nazionale il dato è sostanzialmente stabile (+0,2%). Tale dinamica negativa è stata determinata prevalentemente dalla provincia di Gorizia (-139 unità, pari a -15,9%), dove nel recente passato si era verificata una anomala crescita delle partite Iva aperte da soggetti non residenti operanti nel settore del commercio online. Trieste è l’unica delle quattro province che registra un andamento positivo con un più 10 per cento.

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