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In regione 10.770 assunzioni previste dalle imprese a settembre

La difficoltà di reperimento si attesta al 56,6%. Giovanni Da Pozzo, presidente della Camera di Commercio: «Si riconferma, ancora una volta e pure nelle assunzioni, il ruolo di traino delle attività del comparto servizi»

A fare da traino in regione, per il mondo del lavoro, è il comparto dei servizi. Almeno questo è quanto emerge dai dati del bollettino del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal ed elaborato per il Fvg dal Centro Studi della Camera di Commercio Pordenone-Udine. «Si riconferma ancora una volta il ruolo di traino delle attività del comparto servizi-commercio turismo e servizi alle aziende e alle persone anche sui dati delle nuove assunzioni», commenta il presidente della Camera di Commercio Pordenone-Udine Giovanni Da Pozzo.

I dati

Entrando nel dettaglio, risultano 10.770 le persone lavoratrici ricercate dalle imprese (con un contratto a tempo determinato superiore a un mese o a tempo indeterminato) per il mese di settembre, dato sostanzialmente stabile rispetto a quanto programmato un anno fa. Per l’intero trimestre settembre-novembre 2023 le assunzioni previste sono più di 29mila, in aumento dello 0,5% rispetto all’analogo periodo del 2022. Continua a crescere la difficoltà di reperimento segnalata dalle imprese che coinvolge il 56,6% delle assunzioni programmate, in aumento di 4 punti percentuali rispetto a dodici mesi fa. Sono le grandi imprese (con oltre 250 dipendenti) a incrementare rispetto al 2022 le assunzioni programmate (+160 assunzioni nel mese), mentre le imprese di minore dimensione prevedono per settembre un calo delle assunzioni. Il comparto manifatturiero nel complesso programma 3.120 entrate a settembre 2023 (+1% rispetto a 12 mesi fa). Le costruzioni programmano 950 assunzioni, -2,1% sull’anno precedente. Per le imprese dei servizi sono previsti 6.700 contratti di lavoro per settembre (dato stabile rispetto a 12 mesi fa). Previsioni positive, come detto, soprattutto per i servizi alle persone (1.770 contratti, +7,3% sull’anno precedente). Il tempo determinato si conferma la forma contrattuale maggiormente proposta con il 51% del totale delle entrate previste. Seguono i contratti a tempo indeterminato (19%), i contratti di somministrazione (18%), i contratti di apprendistato (5%), gli altri contratti non alle dipendenze (3%), alle dipendenze (3%) e i contratti di collaborazione (1%). Le imprese dichiarano difficoltà di reperimento per oltre 6mila assunzioni a settembre (il 56,6% del totale), confermando come causa prevalente la “mancanza di persone candidate” con una quota del 39,1%, mentre la “preparazione inadeguata” si attesta al 12,7%. I gruppi professionali con mismatch più elevato sono gli operai specializzati addetti alla rifinitura delle costruzioni (83,2% la quota di entrate difficili da reperire), i tecnici della salute (83,3%) e gli specialisti nelle scienze della vita (84,5%). Di non facile reperimento sono anche le figure non qualificate in agricoltura e manutenzione del verde (88,7%) così come i fabbri ferrai costruttori di utensili (79,8%).Nel mese di settembre il ricorso alla manodopera straniera sarà pari a circa 2.300 ingressi, il 22% del totale delle entrate previste.

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