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Economia

Stabile l’export Fvg nei primi nove mesi del 2014 (+0,07%)

Segnali positivi verso l'America Centro Meridionale e l'Africa. Buone le performance di prodotti alimentari, mobile arredo ed elettronica

Resta stabile il valore delle esportazioni del Fvg: tra gennaio e settembre 2014, come confermano le elaborazioni del Centro Studi Unioncamere Fvg su Istat, è stato sostanzialmente pari a quello registrato nello stesso periodo del 2013 (+0,07%), con 8.716 milioni di euro, mentre sono calate di quasi il 2% le importazioni (4.677 milioni di euro), portando comunque a un saldo commerciale positivo per 4.038 milioni di euro. Le performance territoriali sono però molto differenziate:  una crescita (di circa il 2/3%) si rileva per Pordenone, Udine e Gorizia, mentre una flessione, del 14%, per Trieste. I settori che hanno presentato le migliori performance sono “Prodotti alimentari e bevande” (+10,7%), “Mobile arredo” (+5%, incremento quasi tutto concentrato a Pordenone) ed elettronica (+12%).

«Analizzando i dati per territorio e per comparto – commenta il presidente Unioncamere Fvg Giovanni Da Pozzo –, possiamo trovare alcuni segnali positivi, che arrivano soprattutto dall’export del comparto manifatturiero. Di contro registriamo ancora situazioni di crisi internazionali che interferiscono in modo significativo. L’andamento delle esportazioni in quest’ultimo trimestre torna ad essere negativo rispetto al trimestre precedente e le crisi politiche presenti in alcune aree strategiche per il commercio estero (Russia, Ucraina, Medio Oriente, Libia), condizionano i volumi di esportazione dell’industria». Il risultato di stabilità rispetto all’anno precedente «resta comunque un segnale importante – aggiunge Da Pozzo –, che non pregiudica il percorso di riorganizzazione avviato da molte imprese regionali ma fa capire quanto le dinamiche geopolitiche possano influenzare la nostra economia».

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Per quanto riguarda la destinazione, resta sostanzialmente stabile il valore dell’export del Friuli Venezia Giulia verso i Paesi dell’Unione Europea (-1,7%), riprende quota verso i Paesi dell’America Centro Meridionale (+22%, un valore concentrato su pochi Paesi e prodotti) e cresce l’export verso l’Africa (quasi raddoppiato). Cala l’export destinato ai Paesi dell’Asia (-13%). In questo 2014 le esportazioni sono andare bene verso la Germania (+6%) ed il Regno Unito (+7%), si espande l’export in Croazia (+10%) e tiene verso la Russia (+4,3%). Sono invece calate le esportazioni verso la Francia (-17%), Spagna (-6,3%) e Slovenia (-6%). Le buone performance verso l’Africa sono determinate soprattutto da tre Paesi: l’Algeria, l’Egitto e la Mauritania. Anche la geografia dell’export verso l’Asia si sta modificando: al calo registrato verso la Cina (-2,6%), verso l’India (-3,5%), Singapore e la Corea del Sud, fa riscontro una crescita del nostro export verso l’Indonesia, la Birmania, il Giappone, l’Iraq.

FOCUS UDINE. Nel periodo gennaio-settembre 2014 il valore delle esportazioni della provincia di Udine è stato pari a 3.766 milioni di euro e ha registrato un aumento del 3% rispetto allo stesso periodo del 2013. Le importazioni ammontano a 1.622 milioni di euro e sono calate del 2,7%. Il saldo commerciale è positivo per 1.628 milioni di euro. L’export provinciale cresce in quasi tutti i comparti, in particolare ”Metalli di base e prodotti in metallo” (+5,5%), “Macchinari ed apparecchi industriali” (+5%), “Prodotti alimentari e bevande” (+16%), e “Apparecchi elettrici” (+5,7%). Analizzando l’interscambio commerciale della provincia di Udine per continenti, registriamo aumenti significativi dell’export verso l’America Centro Meridionale (+58%) e l’Unione Europea (+6,8%), mentre calano verso l’Asia (-10%).

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