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Economia

Crisi Popolare di Vicenza, l'appello di Honsell ai sindaci: «Sostenete i cittadini colpiti»

Incontro tra il primo cittadino di Udine, la consigliera Paviotti e la presidentessa di Federconsumatori Fvg per invitare l'istituto di credito a mitigare i danni nei confronti dei risparmiatori

«Ritengo sia molto importante che tutti gli Enti Locali, così come stiamo facendo noi, esprimano a gran voce la loro solidarietà nei confronti dei risparmiatori colpiti e sollecitino la Banca Popolare di Vicenza a prendere seriamente in considerazione il fatto di giungere al più presto ad un protocollo di conciliazione che possa mitigare, almeno parzialmente, i danni e il profondissimo disagio sociale che questa vicenda sta provocando. Le notizie, anche di questi giorni, relative ai procedimenti penali in corso, stanno a dimostrare quanto la situazione sia particolarmente drammatica. Nella speranza, dunque, che vengano presto messe in chiaro tutte le responsabilità, spero che altri sindaci possano unirsi a questo nostro appello per dare maggiore sostegno alle richieste di giustizia di tanti cittadini».

Così il sindaco di Udine, Furio Honsell, al termine dell'incontro avuto oggi, 14 ottobre, a palazzo D'Aronco con la presidentessa di Federconsumatori Fvg, l'avvocato Barbara Puschiasis, accompagnata da uno degli azionisti, Luca Rodaro, che come molte altre migliaia di risparmiatori ha visto crollare il valore delle proprie azioni e, di conseguenza, i risparmi di una vita. A fianco del primo cittadino anche la consigliera comunale Monica Paviotti che si è fatta promotrice dell'incontro con il sindaco proprio per «esprimere la forte preoccupazione per la grave situazione che sta investendo alcune migliaia di cittadini della nostra regione e della città di Udine, perché in un momento di recessione economica questa cristi sta ulteriormente pregiudicando la stabilità economica di tante famiglie friulane».

Ferma anche la posizione espressa, per bocca della sua presidentessa, da Federconsumatori Fvg. «Siamo stati  quelli che sin dall'inizio si sono battuti per ottenere dei protocolli di conciliazione e il fatto che oggi la banca li stia annunciando è già un primo passo verso la possibilità di trovare una soluzione. Chiaramente fino a che non vedremo i contenuti del protocollo non potremo dare una valutazione sulla bontà degli stessi. Resta comunque che tale strumento viene da noi richiesto a gran voce – ha proseguito – per poter dare in tempi rapidi una risposta dal punto di vista risarcitorio a chi ha perso incolpevolmente i propri risparmi. Affrontare una causa vorrebbe dire, invece, portare il consumatore ad affrontare un percorso lungo molti anni con l'alea del risultato. Riteniamo quindi – ha chiarito – che una situazione transattiva, allo stato, potrebbe essere la soluzione migliore, fermo restando che Federconsumatori non si piega a qualunque proposta di conciliazione perché bisogna vedere quello che la banca riuscirà ad elaborare.

Una banca – ha ricordato Puschiasis – che, proprio per aver assorbito l'ex Banca Popolare Udinese, ha rappresentato un elemento di solidità nel rapporto tra i cittadini udinesi, soprattutto, e friulani con l'istituto, perché le persone vedevano e percepivano un istituto impegnato nel territorio. Ed era proprio questo il senso della Ppu, ma anche della Ppv, ovvero una banca popolare che doveva quindi avere una responsabilità sociale sul territorio, guadagnando così la fiducia dei risparmiatori i quali, in molti casi, le hanno affidato poi tutti i loro risparmi. È bene dunque – ha concluso – che tutte le istituzioni locali sostengano soprattutto in questo momento la nostra azione volta ad ottenere il protocollo di conciliazione, perché unirsi, in questo momento, fa la forza».

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