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Giovedì, 28 Marzo 2024
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“Bearzi hub”: il laboratorio creativo di progetti informatici e meccatronici

La proposta, cofinanziata dalla Fondazione Friuli, è rivolta ai ragazzi dell’ITI

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Un laboratorio in cui mettere in pratica quanto imparato a scuola e sviluppare nuove idee e progetti in ambito informatico e meccatronico. Ecco la proposta del percorso “Bearzi Hub: dall’idea al successo” che l’Istituto salesiano Bearzi di Udine, con il contributo della Fondazione Friuli concesso nell’ambito del Bando Istruzione, ha sviluppato per gli studenti dell’Istituto Tecnico Industriale per l’anno scolastico 2020/21. L’iniziativa si rivolge in particolare ai ragazzi del triennio, ovvero delle classi in cui scelgono di indirizzare la loro formazione nella diramazione informatica o in quella meccatronica. A loro è affidato il compito, con la supervisione dei docenti, di realizzare fisicamente il laboratorio creativo nel quale poi sviluppare progetti tecnologici curricolari ed extracurricolari. Un’area di 80 metri quadrati individuata all’interno dell’istituto, che gli studenti informatici e meccatronici condividono coltivando la loro passione e potendo beneficiare di strumenti all’avanguardia come, ad esempio, la stampante 3d molto utilizzata nel cosiddetto “addictive manufacturing” (la fabbricazione degli oggetti partendo da modelli 3d computerizzati). Nell’area del laboratorio sono inoltre previsti i corsi di sicurezza generale e l’attività formativa necessaria per padroneggiare nel modo migliore possibile gli strumenti a disposizione, ma non mancano anche gli incontri con le aziende operanti nei settori interessati e la visita all'Addictive Square di Udine. Apprendere nuove nozioni non è però un’attività fine a sé stessa. Ed ecco allora che, al termine di questo percorso, i ragazzi diventano a loro volta insegnanti e, nella fase conclusiva denominata “Creative park”, espongono ai colleghi più giovani del biennio i propri elaborati. “Riteniamo questa proposta un unicum a livello nazionale – commenta la preside dell’ITI Bearzi Lucia Radicchi – La creazione di uno spazio sicuro e protetto dove lasciare libere immaginazione, tecnica e manualità è un’opportunità preziosa data a ciascun giovane di disporre di una ‘attrezzeria 4.0’, portando nel futuro quelle vecchie attrezzerie che un tempo ogni casa aveva e permettevano ai futuri tecnici di sperimentare. In un’epoca come la nostra, in cui il rischio dispersione scolastica e di valori è molto forte, miriamo a dare ai nostri ragazzi uno spazio in cui divertirsi imparando”.

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