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Economia

L'artista Filippo Minelli cerca materiali di lavoro a Udine

Ha attivato, come per altri suoi lavori, una dinamica partecipativa per un progetto sarà presentato il 17 dicembre nell'ambito della "Tregua di Natale 1915"

Negli ultimi anni hanno recensito i suoi lavori le testate più importanti al mondo, dal New York Times al Guardian, da Al Jazeera a Le Monde, e Il Corriere della Sera nel 2013 l’ha definito “la nostra star internazionale dell’arte contemporanea”. Ha esposto in prestigiose fondazioni, gallerie ed istituzioni italiane e straniere, come La Triennale di Milano, la Biennale di Venezia, il Macro di Roma, la Somerseth House di Londra, il Total Museum Contemporary Art di Seoul, The Art Foundation di Atene, il Sans Institute di Amsterdam  e ancora a Singapore, Oslo, San Francisco, Berlino, San Pietroburgo, Lisbona, Rio de Janeiro e Parigi.

Stiamo parlando di Filippo Minelli, artista bresciano dal curriculum invidiabile che, almeno per ora, riesce però a restare al di fuori delle logiche di mercato e dallo show business. Classe 1983, vive a Barcellona e lavora principalmente con il mezzo fotografico; il suo ultimo lavoro Padania Classic ha documentato i cliché di un territorio del Nord Italia che tra rotatorie, capannoni surreali e spazi residenziali porta ad una riflessione più ampia di urbanistica sociale.

In queste settimane Filippo Minelli torna nel Nord Est, invitato a Udine come artista in residenza da Etrarte, associazione attiva dal 2006 nel campo delle arti visive in Friuli Venezia Giulia. Prendendo il testimone virtuale dal collettivo BridA, è stato coinvolto per un’altra tappa del progetto “Storie in corso. Udine 1914-2018”, che vedrà anche la collaborazione con artisti originari della regione. Minelli ha attivato, come per altri suoi lavori, una dinamica partecipativa e sta raccogliendo i contributi dei cittadini della città in vista dell’istallazione che realizzerà a dicembre.

Richiamando il suo intervento all’Outdoor Festival di Roma, la suggestione che l’artista rivolge a tutte le persone che desiderano fargli avere il proprio contributo è la frase “Cose che hai fatto mentre non c'era la guerra”. E’ possibile condividere immagini, parole o racconti, relativi all’inizio secolo come all’oggi; questo materiale va consegnato ai membri di Etrarte mercoledì 2 dicembre al Bar del Visionario (ore 17 – 19, via Asquini 33), oppure inviato all’indirizzo email etrarte@associazionetrarte.it con oggetto “Mentre non c’era la guerra” sempre entro il 02/12/15.

Il risultato di questa riflessione condivisa, composta da memorie familiari ed esperienze odierne, sarà presentata il 17 dicembre a Bandus, una festa partecipata e consapevole di arti a ricordo della Tregua del Natale 1915, quarto avamposto della rassegna del Comune di Udine curata da Luca Giuliani e realizzata in collaborazione con Zeroidee, Etrarte, Homepage Festival, MGML Mestni Muzej Ljubljana, Centro Espressioni Cinematografiche, Emergency e Istituto Luce.

Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina Facebook dell’Associazione Etrarte (sito internet in aggiornamento) o il sito web della rassegna Storie in corso.

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