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Economia

Consorzio Agrario Fvg, Ermacora pronto a cedere il testimone

"In nove anni di mandato abbiamo messo a segno diverse operazioni strategiche. Ora è il momento di lasciar spazio ad altri"

Dopo 9 anni di presidenza dei Consorzio agrario Fvg, Dario Ermacora si prepara a cedere il testimone. Quella convocata per venerdì 26 giugno sarà la sua ultima assemblea dei soci in veste di presidente. «Dopo tre mandati consecutivi ritengo sia giunto il momento di lasciar spazio ad altri» dichiara Ermacora ricordando come in 10 anni di leadership «il consorzio ha aumentato di ben 5 milioni il suo patrimonio, passando da 17 a 22 milioni, grazie a una gestione economicamente forte e a scelte strategiche che ci hanno portato ad andare oltre l’attività storica, tradizionale del consorzio, vale a dire quella legata ai mezzi tecnici, per dare valore alle produzioni».

Dal latte al vino, passando per il pane e la quarta gamma. «Siamo inoltre riusciti a “sfondare” il confine regionale conferendo in un’unica società i nostri servizi direzionali e quelli del consorzio di Treviso-Belluno. Anche questa è stata un’operazione strategica - rivendica il presidente - : ci ha consentito di aumentare la capacità negoziale, di gestire insomma gli acquisti con una maggiore massa, ma anche di mettere a fattor comune i manager delle due strutture aumentando così le competenze e le professionalità a servizio dei circa 2.200 soci».

I loro delegati saranno chiamati venerdì mattina ad eleggere il nuovo consiglio di amministrazione e ad approvare il bilancio 2019 che chiude a 120 milioni di fatturato, 10 in meno rispetto all’anno precedente, per effetto di un calo prezzi generalizzato e della “cessione” del ramo vitivinicolo legato alla Cantina Vini San Giorgio, realtà messa in sicurezza dall’azienda di Basiliano che l’aveva rilevata nel 2011. Un’azione simile la grande coop di Basiliano, che per dipendenti e volume d’affari è la più grande azienda agricola della regione, l’ha svolta anche nel settore lattiero caseario con la fusione nel 2013 di Aprolaca, ex commerciale del latte, e nel 2014 con l’incorporazione della latteria di Venzone. «Abbiamo cercato di valorizzare il latte dei soci con un progetto di filiera e un marchio, Blanc, ceduto nel 2017 a Latte Carso spa di cui il Consorzio è diventato socio al 24% e che oggi trasforma il latte dei nostri 70 conferitori». 

C’è però un’altra funzione di rilievo che il Consorzio agrario svolge per il fatto stesso di esistere: «Per la capillarità della sua presenza, l’azienda - che conta su ben 240 dipendenti e 38 sedi - svolge un formidabile ruolo di calmierante dei prezzi. Contribuisce insomma a tenerli mediamente più bassi. Tengo a ricordare che si tratta di una cooperativa - conclude il presidente - , che ha necessità di patrimonio per potersi garantire gli affidamenti bancari, ma che non punta al mero profitto, ma alla soddisfazione dei propri soci e a dare risposte al territorio. In attesa di farlo in assemblea venerdì, ringrazio tutti i dipendenti, in particolare il direttore Elsa Bigai, per il grande lavoro svolto in questi anni non facili e auguro al futuro presidente i migliori auguri di buon lavoro». 

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