rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

"La ripresa c’è, il credito per le piccole imprese no"

Vicentini confermato nel board di Fedart Fidi. Estesa l’operatività dei confidi regionali anche alle società che hanno visto titolari e soci subire personalmente i riflessi delle svalutazioni di azioni e obbligazioni delle banche popolari venete

Il PIL è in crescita, sale la produzione industriale, si registra finalmente una ripresa dell’occupazione. A fronte di questi segnali positivi le imprese investono però ancora poco. E il credito per quelle che vengono definite piccole imprese - ovvero con meno di 20 addetti, oltre il 90% del nostro tessuto produttivo – continua ad essere in costante calo, così come lo è stato in tutti questi anni.

La fotografia l’ha scattata nei giorni scorsi Fedart Fidi, la Federazione nazionale dei Confidi artigiani che riunisce più di 200 confidi i quali, insieme, garantiscono affidamenti per oltre 5 miliardi di euro. Al convegno annuale ha preso parte anche Roberto Vicentini, presidente di Confidimprese Fvg, il quale ha voluto trasmettere al proprio Cda le risultanze del vertice, risultanze che incidono anche sul nostro tessuto economico creditizio regionale.

Dalla Fedart Fidi viene riconfermato l’importante ruolo dei Confidi che prima hanno aiutato, forse quale unico sostegno, le imprese nel corso della lunghissima crisi e ora – a crisi quasi superata - sono chiamati ad agevolare gli imprenditori nel ricorso al credito necessario per rilanciarne l’operatività.

Le ragioni sono molteplici. La prima è che i nuovi flussi di liquidità vengono reinvestiti in azienda con l’obiettivo di ridurre il grado di indebitamento, accumulato negli anni passati. La seconda – e questa è cronica – è che permane la consueta sfasatura temporale che vede le banche essere più disponibili ad erogare il credito quando l’impresa ha già registrato consolidati miglioramenti. Ma è proprio in questo lasso di tempo che l’impresa ha più bisogno di aiuto. Ed è qui che il Confidi può intervenire in aiuto con la sua consulenza finanziaria per guidarle nella scelta del credito migliore e con la concessione della garanzia che azzera o riduce le giuste richieste di copertura da parte del sistema bancario.

Il CDA del confidi ha condiviso queste notizie ed ha riconfermato il massimo impegno per sostenere le imprese nell’accesso al credito. Ciò si potrà realizzare con l’attività diretta del Confidi nonché grazie alle ottime collaborazioni attivate con le Associazioni di categoria e con i Dottori commercialisti e revisori contabili di tutta la regione. A supporto di questo impegno c’è un patrimonio che assicura indici di solidità patrimoniale elevati, posto che ad esempio il tier 1 misura oggi oltre il 24%, contro il 6% richiesto. L’attività attuale di 150 milioni di euro potrebbe essere più che raddoppiata senza scalfire la solidità patrimoniale del Confidi.

Il Presidente Vicentini ha chiuso i lavori con tre interessanti notizie:

-Fedart Fidi ha voluto confermarlo in seno al ridotto Consiglio nazionale, e questo è senz’altro positivo per tutto il Friuli Venezia Giulia.

-La Regione Fvg sta erogando, come promesso, 6 milioni di contributi ai Confidi regionali (in aumento rispetto ai 5 dell’anno passato), a dimostrazione di un forte sostegno al sistema di garanzia.

-Il Vicepresidente Sergio Bolzonello ha operato la modifica della norma che consente il sostegno alle imprese coinvolte nei noti problemi delle banche popolari venete, estendendo l’operatività del sistema alle società che hanno visto titolari e soci subire personalmente i riflessi delle svalutazioni di azioni e obbligazioni.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"La ripresa c’è, il credito per le piccole imprese no"

UdineToday è in caricamento