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Economia

Confidi Fvg, timida ripresa: in sei mesi deliberati 245 mila euro

L'incremento c'è ma, secondo il presidente Bortolussi "in una situazione ancora critica per l’economia locale, con un saldo negativo tra aperture e chiusure e un mercato ancora poco ricettivo"

Un notevole incremento del deliberato e del garantito segnano il primo semestre 2015 per Confidi Friuli. Dati che indicano una timida ripresa, osserva il presidente Michele Bortolussi, «ma in una situazione ancora critica per l’economia locale, con un saldo negativo tra aperture e chiusure e un mercato ancora poco ricettivo». Da parte del nuovo cda insediato a maggio, aggiungono i vicepresidenti Pietro Cosatti e Enzo Pertoldi, in rappresentanza del commercio e delle piccole industrie, «si è proseguito nell’impegno di dare ossigeno alle Pmi agendo con criteri di oculatezza nel rilascio di garanzie per limitare i rischi di insolvenza. Nel rispetto di un atteggiamento prudenziale indicato da Banca d’Italia, ma confermandoci risposta chiave in tempi di perdurante stretta nell’erogazione del credito».

Entrando nel dettaglio dei numeri, gli importi deliberati nel corso dei primi sei mesi dell’anno superano i 46 milioni di euro, +31,9% rispetto allo stesso periodo 2014. «C’è una forte ripresa del breve termine, da 18,9 a 31,2 milioni – precisa Bortolussi –, mentre il medio termine registra una frenata, da 16 a 14,8 milioni». A ribadire l’operatività di Confidi Friuli sono anche i riscontri sul garantito (da 15,5 a 20,6 milioni, +32,7%) e sulle garanzie in essere, 84 milioni, sostanzialmente in linea con il primo semestre 2014. «Un quadro senz’altro positivo soprattutto tenendo conto delle difficoltà del sistema Confidi italiano. Nell’ultimo quinquennio si è scesi complessivamente da 20 a 13 miliardi di euro di garanzie, alla luce delle nuove regole che hanno spinto alcune banche ad accreditarsi direttamente con Mediocredito centrale, disintermediando così le cooperative di garanzia».
 

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