rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Confindustria Udine

Taglio del cuneo fiscale e nuovi contratti a termine: l'ok di Confindustria Udine al dl Lavoro

Via libera del governo al decreto Lavoro. «Il giudizio sul suo impianto complessivo è favorevole», è il commento di Gianpetro Benedetti, presidente di Confindustria Udine

Il decreto Lavoro, approvato durante il consiglio dei ministri che la premier Giorgia Meloni ha scelto di convocare lunedì 1º maggio, sarà finanziato da circa 4 miliardi dello scostamento di bilancio approvato dal Parlamento insieme al Def, il Documento di economia e finanza. Tra le misure messe in campo, il taglio del cuneo fiscale, la liberalizzazione dei contratti a termine, la riforma del Reddito di cittadinanza, sostituito dall’Assegno di inclusione e da uno Strumento di attivazione destinato agli “occupabili” per rimborsare la frequenza ai corsi di formazione o riqualificazione professionale.

Confindustria Udine

«In attesa di conoscere ed esaminare nel dettaglio i singoli contenuti del provvedimento, il giudizio sul suo impianto complessivo è favorevole», è il primo commento che arriva da Gianpetro Benedetti, presidente di Confindustria Udine. Il nuovo taglio del cuneo fiscale si applicherà dal 1° luglio al 31 dicembre del 2023 e costerà circa 4,5 miliardi. «La riduzione va tutta a beneficio dei lavoratori dipendenti e non delle imprese, perché agisce sulla quota di contributi a carico degli stessi. La misura agevolativa si somma a quella già prevista nella scorsa Manovra elevando dal 3% al 7% il taglio per i redditi fino a 25 mila euro e dal 2% al 6% per i redditi fino a 35 mila». L'aumento in busta paga può arrivare fino a 100 euro lordi mensili. «Per estendere questa misura a tutto il 2024, nella prossima Manovra ci vorrebbero però almeno altri 9 miliardi. Il percorso del taglio del cuneo fiscale intrapreso è positivo, perché la tassazione sul lavoro in Italia è tra le più elevate dei Paesi avanzati e ciò determina un freno alla crescita e alla competitività delle imprese, oltre che una riduzione del reddito netto disponibile per i lavoratori, che in questa fase patiscono anche l’erosione del potere d’acquisto dei salari a causa dell’inflazione. Positivo, in tal senso, anche l’incremento del tetto di detassazione dei fringe benefit a 3.000 euro con possibilità di rimborsare le utenze, anche se la misura è limitata solo ai dipendenti con figli a carico».

Voucher più facili

Il provvedimento che il governo ha approvato nel giorno della festa dei lavoratori prevede voucher più facili soprattutto nel settore del turismo. Si alza la soglia delle cosiddette prestazioni di lavoro occasionale da 10mila a 15mila euro per chi opera nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e parchi di divertimento. «Quanto al tema dei contratti a termine, è vero che sono state introdotte nuove causali, ma non sarà questo a far aumentare la precarizzazione. Se ne è tanto parlato, ma le aziende, se hanno la possibilità di farlo, stabilizzano il prima possibile i propri dipendenti, sui quali investono anche da un punto di vista formativo. Inoltre, la difficoltà maggiore che si riscontra è quella di trovare figure professionali specializzate e non. Quando si trovano, si fa il possibile per trattenerle», conclude Benedetti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Taglio del cuneo fiscale e nuovi contratti a termine: l'ok di Confindustria Udine al dl Lavoro

UdineToday è in caricamento