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Economia

La sospensione dell’Imu fa bene all’agricoltura Per Cia Fvg una prima vittoria contro la burocrazia

Ennio Benedetti: "E' una boccata di ossigeno per le imprese strette tra costi in continua crescita e oneri burocratici. Si tratta di un primo obiettivo raggiunto, ma c'è ancora molto da fare".

La Cia del Friuli Venezia Giulia tira un sospiro di sollievo. La tassa Imu è sospesa fino al 16 settembre. Il Consiglio dei ministri, infatti ha approvato il Decreto che congela la rata Imu di giugno. La sospensione, è utile ricordarlo, interessa sia la prima casa che gli immobili agricoli (terreni e fabbricati). Secondo Ennio Benedetti, presidente della Cia regionale, è una boccata di ossigeno per le imprese «strette – dice – tra costi in continua crescita, oneri burocratici sempre più invasivi e balzelli di varia e strampalata natura». Benedetti non fa mistero della sua soddisfazione. Però non canta vittoria «perché - avverte – si tratta solo di un primo, anche se significativo, passo sulla strada, ancora impervia, della semplificazione. L'obiettivo, per la Cia, è quello di arrivare a una sorta di radicale pulizia di tutto un sottobosco, sempre più fitto e intricato di leggi, provvedimenti amministrativi, imposizioni, restrizioni, che si è accumulato in tutti questi anni e che ha finito per togliere slancio e voglia di innovare agli imprenditori agricoli».

Questo (pur parziale) successo è stato reso possibile grazie all'attività di pressione e di mobilitazione portata avanti dalla Cia a tutti i livelli (nazionale e locale). «Si cominciano a raccogliere i primi frutti di quanto abbiamo seminato in tanti anni di lotta contro la burocrazia, vera e propria palla al piede per la ripresa degli investimenti e per la modernizzazione della nostra agricoltura. Ma la Cia non mollerà l'osso e non abbaierà alla luna. Cioè – conclude Benedetti - non strillerà invano».
 

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