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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Caro bollette: gli alberghi della montagna friulana rischiano di chiudere

L'allarme lanciato da Federalberghi Fvg. "Non vengono accettate le prenotazioni per i primi mesi del 2023, la situazione è troppo incerta"

Troppo incerta e instabile la situazione mentre sono certi i rincari delle bollette energetiche. Per questo il 15% degli albergatori della montagna chiuderanno le proprie strutture nella stagione invernale. Lo ha dichiarato Paola Schneider, presidente regionale di Confcommercio Federalberghi. Gli importi per le spese di luce e gas sono, in alcuni casi, anche cinque volte superiori rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Per correre ai ripari si pensa a chiusure temporanee.

"Una situazione insostenibile, che ha conseguenze anche sull’acquisto di beni, a partire da quelli alimentari, e servizi – sottolinea Schneider  –, in presenza di altri costi fissi. Ovviamente non si possono caricare nell’immediato sulla clientela i rincari sulle bollette, e quindi è evidente l’impasse in cui si trova la categoria, costretta suo malgrado a ragionare sull’interruzione del lavoro, visti in particolare i rincari di una delle risorse chiave per fornire un servizio all’altezza. Tutto questo determinerà effetti purtroppo negativi pure sull’obiettivo destagionalizzazione condiviso con Promoturismo Fvg, e sull’occupazione".

Non solo montagna

A Trieste analoga decisione verrà presa da una ventina di imprenditori, di fatto uno su quattro impegnati nel settore, informa Guerrino Lanci, presidente di Federalberghi Trieste. "Non si fanno preventivi per i primi mesi del 2023 – spiega Lanci –, proprio per l’incertezza del momento".  A Pordenone il presidente locale Gianpiero Zanolin è preoccupato: "Anche da noi qualche collega ha annunciato una possibile sospensione dell’attività da novembre a primavera". La situazione non è diversa nelle località balneari, con albergatori penalizzati dal punto di vista energetico dall’estate estremamente calda, con costi per il condizionamento mediamente quadruplicati. Del resto, che il contesto fosse complicato, è emerso anche dalla partecipazione all’iniziativa di Confcommercio “bollette in vetrina”.

Bollette in vetrina: la protesta di Confcommerio Udine

Le possibili soluzioni

Secondo Federalberghi Fvg quella fornita dalla recente legge sulle comunità energetiche, un’opportunità per gli alberghi che, mettendosi insieme, potrebbero risparmiare sui costi. "Quello che mancano – spiega l’associazione – sono i decreti attuativi. Non resta che auspicare, con il nuovo Parlamento, che la politica sia consapevole di quanto sta accadendo e intervenga prima possibile per contenere i danni pesantissimi sull’economia". Nell’attesa, il gruppo degli albergatori Fvg aderenti a Confcommercio sta predisponendo un questionario da inviare agli associati, invitati, in forma anonima, a quantificare i maggiori costi, rendere note eventuali misure per contrastarli, avanzare proposte e suggerire eventuali manifestazioni di sistema.

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