Crisi uffici postali in Friuli Venezia Giulia, la denuncia della Slc Cgil Fvg
"Nessuna risposta da Poste Italiane" affermano dal sindacato. Si chiude con esito negativo il percorso di raffreddamento, l'azienda ha dichiarato di non essere in condizione di intervenire
Nulla di fatto dopo l’incontro tra Slc Cgil del friuli Venezia Giulia e Poste Italiane sulla crisi nella quale versa il comparto regionale. Mancanza di personale, solo 37 tra trasformazioni a tempo pieno e assunzioni di sportellisti e consulenti nello scorso anno in regione, e condizioni di lavoro difficili sono i due punti sui quali il sindacato aveva posto l’accento aprendo il conflitto di lavoro. Ma da parte dell’azienda non c’ è stata nessuna risposta se non la dichiarazione di essere “non in condizione di intervenire”.
Dal sindacato
Il sindacato ha affermato: “C’è stato un esito negativo nel previsto incontro del percorso di raffreddamento con Poste Italiane a seguito della nostra apertura del conflitto di lavoro lo scorso 10 marzo, per le problematiche degli sportelli postali del Friuli Venezia Giulia. I punti su cui attendevamo risposta sono noti ai lavoratori ed all'azienda da tempo”. Proseguono: “Da anni chiediamo ripetutamente e unitariamente con gli altri sindacati, all'azienda di assumere personale per gli sportelli, da tempo questo settore aziendale soffre di una pesante carenza che si è estesa ormai a tutta la regione con pesanti ricadute sui lavoratori, con il pesante carico di trasferte, necessità di straordinari pressoché quotidiani, difficoltà a fruire delle ferie, formazione impossibile da fare. Gli strumenti di lavoro obsoleti e non adeguati alle esigenze lavorative, insieme ad arredi e postazioni sempre più vecchi e non rinnovati da decine di anni rendono le condizioni di lavoro sempre più difficili. Le pressioni commerciali sono ormai costanti per tutte le figure professionali. A queste richieste di intervento l'azienda non ha dato alcuna risposta”. Ora il sindacato valuterà le azioni da intraprendere, di concerto con il Slc Cgil degli altri territori della macroarea Nord-est, che hanno aperto il conflitto di lavoro. “Dopo almeno tre anni di negoziazione, che non ha portato ad una reale politica di assunzioni negli uffici postali del Friuli Venezia Giulia, gli esiti sono sotto gli occhi di tutti. Crediamo che per i lavoratori sia ora di fare sentire il proprio disagio e chiedere risposte concrete all’azienda, non è possibile andare avanti così”.