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Certificazioni / San Giovanni al Natisone

Dal Friuli la certificazione di prodotto che "parla" al consumatore

Il nuovo marchio di Catas di San Giovanni al Natisone si rivolge direttamente a chi acquista un prodotto della filiera legno e arredo per far capire i valori di sicurezza, qualità e prestazioni garantiti da un ente terzo

A San Giovanni al Natisone nasce il Catas Quality Award, "un nuovo marchio di Catas che attesta anche al cliente finale valori e prestazioni" del prodotto della filiera legno e arredo che sta acquistando. Una piccola rivoluzione che si rivolge direttamente a chi acquista un tavolo, una sedia, una pavimentazione, una vernice, una poltrona, una cucina ed è particolarmente attento a determinati parametri: funzionalità, sicurezza, origine, qualità, e soprattutto sostenibilità.

Come funziona

“Le cose stanno rapidamente cambiando e sono sempre più numerosi gli stimoli che ci portano a operare nella direzione del consumatore finale”, ha commentato Franco Bulian, direttore di Catas. “Un trend che, se possibile, aumenta ulteriormente il valore del nostro lavoro, che diventa sempre più un modo per comunicare all’utente in modo chiaro ed efficace la bontà di ciò che sta acquistando. Da tempo stiamo lavorando anche agli strumenti di comunicazione delle certificazioni rilasciate per i nostri clienti, tra i quali, lo ricordiamo, risultano presenti alcuni dei principali gruppi industriali della produzione e ora anche della grande distribuzione organizzata. Mi riferisco a un restyling dei nostri marchi di certificazione, che consente di “parlare” in modo diretto al consumatore o a chi acquista materiali certificati, e di far comprendere in modo immediato all’interno di un marchio – il Catas Quality Award, il “Made in Italy by Catas” – i valori di sicurezza, qualità e prestazioni garantiti da un ente terzo di riconosciuta autorevolezza nel settore”. L’istituto oggi rilascia oltre 180 diverse certificazioni, dalle vernici ai profili lamellari, dalle materie prime alle pavimentazioni dei parchi gioco. Documenti che fino ad ora hanno sempre espresso il loro valore, il loro significato nel rapporto fra produttori coinvolti nelle diverse fasi del passaggio dai materiali al semilavorato e poi al prodotto finito. Dall’altra ormai le aziende sono consapevoli che nella “qualità certificata” – a qualsiasi livello del processo di creazione di valore essa si collochi – è indispensabile per accedere al mercato non solo italiano ma anche internazionale. “Un nuovo tempo che sta rapidamente aprendo nuovi scenari”, ha concluso Bulian. “Negli anni abbiamo definito e continuiamo a “costruire” – secondo le norme di legge più aggiornate e severe – nuovi protocolli di prova in tema di sostenibilità, ad esempio, per dimostrare concretamente quanti e quali valori si celino dietro questa parola spesso abusata”. Messaggi che devono essere innanzitutto chiari e univoci. Non è un caso che Catas abbia scelto di investire in una nuova vetrina on line: il sito cqa.catas.com permetterà infatti a chiunque lo desideri di conoscere da vicino e in modo approfondito cosa ci sia “dietro e dentro” le certificazioni di prodotto Catas Quality Award.

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