Anche la Fantoni cede: chiesta la cassa integrazione per oltre 600 dipendenti
Un momento di grande difficoltà, sia per il caro energia, ormai insostenibile, sia per la reperibilità delle materie prime
Dopo la Pittini, anche la Fantoni, leader nel settore del legno, ha chiesto la cassa integrazione per i quasi 600 dipendenti di Osoppo e i 13 di Attimis, della controllata Patt. Una decisione che delinea i contorni di una crisi difficile da contrastare, colpendo anche i grandi colossi industriali regionali. Anche in questo caso, come per l'azienda siderurgica, a dettare la decisione sono i costi dell'energia e la grande difficoltà a reperire le materie prime. Il provvedimento siglato dopo un incontro a cui hanno partecipato anche i vertici aziendali, oltre che i sindacati e i responsabili dei due stabilimenti oggetto della decisione, dovrebbe durare per sei settimane partendo da lunedì 5 settembre.
«Le criticità adesso riguardano la forte crescita dei costi, in particolare quelli energetici che pregiudica la marginalità, e la carenza di materie prime. C’è però il timore che il protrarsi di queste criticità, in assenza di soluzioni individuate a livello europeo e nazionale per spezzare la spirale di crescita dei costi di energia e gas, possa finire per avere effetti anche sugli ordini». È quanto dichiara Carlo Cimenti, segretario generale della Fillea-Cgil Udine, al termine dell’incontro tra i vertici del gruppo Fantoni, i rappresentanti dei sindacati di categoria e le Rsu. Incontro nel quale le parti hanno sottoscritto l’intesa sul ricorso alla cassa integrazione, che a partire da settembre, e per sei settimane, potrà interessare tutti i 590 dipendenti degli stabilimenti di Osoppo e di Attimis (Patt). Secondo quanto emerso dall’incontro, fa sapere ancora Cimenti, la previsione iniziale è di un ricorso contenuto alla cassa. «Ma il livello di allarme è alto, sia per l’impatto della situazione contingente sia nella prospettiva di un peggioramento degli scenari, specie se l’impatto della crisi dovesse iniziare a farsi sentire anche sulla domanda».