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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Servizio idrico

Cinquanta milioni di euro per garantire l'acqua potabile sulle montagne friulane

Un complesso progetto del Cafc con vari interventi anche in concerto con altri gestori presenti nel territorio per poter accedere ai fondi del Pnnr

Sono cinquanta i milioni di euro che il Cafc vuole investire nei prossimi due anni soprattutto per l’area della montagna friulana. Obiettivo: ridurre nella zona le perdite degli acquedotti rurali, garantire la qualità dell’acqua potabile, operare su alcune tratte fognarie.

I progetti

La società ha redatto un progetto pilota di automazione e controllo da remoto dei piccoli acquedotti montani, del valore di 1 milione e 350 mila euro. Con l’attuazione del progetto CAFC potrà, in questo modo, controllare a distanza gli acquedotti rurali montani attraverso le nuove tecnologie digitali, al pari del resto del territorio servito, prevedendo eventuali disservizi all’utenza. Inoltre, l’azienda ha raccolto la richiesta da parte dei soggetti del settore agro alimentare che necessitano di particolari quantità d’acqua come caseifici o aziende della lavorazione della carne per una previsione di un sistema di tariffa mitigata. L’indicazione è stata recepita come linea guida del budget 2022 che verrà proposta nella revisione della tariffa dell’esercizio 2022. 

Le priorità

Tra le priorità di intervento ci sono: l’installazione di contatori, la riduzione delle perdite idriche nel fondovalle più abitati partendo da Tolmezzo e da Tarvisio, l’ammodernamento dei sistemi acquedotto pluri-comunali nella Valle del But, a Seazza e Chialada, la realizzazione di fognature per la chiusura di piccoli depuratori non funzionanti.“La montagna - spiega il presidente del Cafc Salvatore Benigno - ha necessità di rilevanti investimenti sia sul servizio idrico che sul servizio fognatura e depurazione. Vogliamo dare particolare attenzione a questa parte del territorio di competenza per supportare gli abitanti e le attività economiche presenti, al fine di mantenerne un adeguato livello di un servizio essenziale quale è quello del servizio idrico integrato”.

Pnrr

Cafc ha predisposto un progetto a valenza regionale per accedere ai fondi del Pnnr che prevedono finanziamenti principalmente nel campo della gestione dei fanghi per impianti di consistenti dimensioni. Con il coinvolgimento di tutti i soggetti gestori presenti nel territorio, si andrà a diminuire l’impatto ambientale derivante dai processi di depurazione del servizio idrico integrato. Sempre in un’ottica di sistema, la società presenterà, assieme agli altri enti gestori, domanda di finanziamento per il contenimento delle perdite idriche, con un focus sulle attività di digitalizzazione della rete, ricerca e riparazione delle perdite idriche e installazione di misuratori intelligenti.

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