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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia Cervignano del Friuli

Castello, la birra green nel cuore del Friuli sceglie il trasporto su rotaia

Forte impegno per la riduzione delle emissioni da parte del gruppo che ha siglato un accordo con il ministero dell'Ambiente. In treno da Cervignano del Friuli alla Sicilia e alla Puglia, con un risparmio di 21,8 tonnellate di anidride carbonica per ciascun convoglio

Riduzione delle emissioni a partire dai trasporti è la parola d’ordine di Birra Castello Spa di San Giorgio di Nogaro (Udine),  gruppo che di recente ha firmato con il Ministero dell’Ambiente un accordo volontario per promuovere progetti comuni finalizzati all’analisi e alla riduzione dell’impronta di carbonio nel settore della produzione e della distribuzione della birra. Nato nel 1997 rilevando il complesso produttivo ad un altro storico marchio friulano, e oggi con una produzione di oltre 1 milione di ettolitri (nel 2012) e un fatturato stimato di 91 mln di euro, il gruppo ha aperto un nuovo collegamento ferroviario per spedire mensilmente un convoglio di prodotto dall’interporto di Cervignano fino alla stazione Bicocca di Catania in Sicilia e a quella di Bari Lamasinata in Puglia, regioni in cui i pionieri della birra green posizionano, rispettivamente, circa l’8% della loro capacità di produzione complessiva.

Il trasporto su treno ha consentito un risparmio in termini ambientali rispetto al trasporto su camion, con una riduzione delle emissioni di anidride carbonica e anche di consumo di energia primaria. Per ogni convoglio ferroviario - fanno sapere i vertici di Birra Castello -, che con una prestazione lorda di circa 1.100 tonnellate (620 nette) corrisponde a circa 25 autotreni, si ottiene così un risparmio di 21,8 tonnellate di CO2, nonché un risparmio di consumo di energia primaria pari a 355.350 Megajoule. Per ogni convoglio si risparmiano inoltre 67,1 kg di biossido di azoto e 14,03 kg di idrocarburi non metanici. Il risparmio di emissioni e di energia complessivo in un anno è notevole, dal momento che verso la Sicilia si stimano ogni anno circa 900 autotreni e altrettanti verso la Puglia.

“Tra le misure che abbiamo in programma di adottare – spiega il presidente Trussoni –, è compreso anche l’adattamento del nostro sistema amministrativo e gestionale agli obiettivi di riduzione dell’impronta di carbonio attraverso la creazione di un sistema di gestione ambientale di carbon footprint, incentrato sulla minimizzazione delle emissioni”.

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