Si chiude un mandato per l'Avis regionale: nell'assemblea in programma sabato 8 aprile alle 14.30 a Cividale, nell'auditorium dell'Isis "Paolino d'Aquileia", si trarranno le somme dei quattro anni appena trascorsi e si traccerà il percorso per il prossimo mandato. Quello che maggiormente inorgoglisce la presidente Lisa Pivetta e tutta l'associazione è di aver avviato la donazione a chiamata. Donare quando serve, con l'unico obiettivo il malato: è stato questo il leit motiv di questa rivoluzione copernicana.

"Questa via va perseguita strenuamente anche su Udine e Trieste - sottolinea Pivetta - perché se da un lato gioiamo per i risultati positivi della provincia di Pordenone, dall'altro ci rammarica il fatto che le nostre continue richieste di programmazione sui centri della provincia di Udine e Trieste rimangano inascoltate. Una programmazione seria anche con il contingentamento dei gruppi sanguigni eviterebbe le continue richieste di sangue e semplificherebbe il lavoro di tutti, associazioni e personale sanitario".

A Pordenone, Avis ha avviato un ufficio di chiamata, il ProntoAvis, gestito dall'associazione delegando alle comunali un lavoro di informazione essenziale sul territorio. "Abbiamo così fatto sentire la nostra presenza al donatore - ha sottolineato la presidente -. Più il donatore sarà motivato ad accedere al centro trasfusionale più la nostra organizzazione interna funzionerà a dovere, più avremo donatori soddisfatti e altri si avvicineranno anche in maniera spontanea". Nella provincia di Pordenone, il ProntoAvis ha gestito nel 2016 7 mila donazioni: di queste, il 65 per cento deriva dai contatti degli operatori di ProntoAvis (che selezionano chi da più tempo non dona) e il restante 35 per cento ha prenotato la propria donazione Durante i lavori assembleari, oltre alla lettura della relazione morale e l'approvazione del bilancio, sarà anche eletto il nuovo direttivo dell'Avis Fvg per il quadriennio 2017-2020.