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Autovie venete / Palmanova

Autovie Venete: 32,7 milioni di euro di utile e passi in avanti significativi verso il trasferimento della Concessione

A fine giugno il verbale di subentro tra Mit, Autovie e Società Autostrade Alto Adriatico. Confermato il Cda fino all’approvazione del bilancio che si chiuderà il 31 dicembre

Autovie Venete chiude il bilancio d’esercizio 1° gennaio 2021 – 31 dicembre 2022 con un significativo risultato economico positivo, ovvero 32,7 di utile netto, generato, da un lato, dall’efficientamento delle attività di gestione, dall’altro, dalla liberazione di alcuni fondi (accantonamenti) per il venir meno della concessione stessa, ma anche dall’incremento degli introiti da pedaggio determinato dalla ripresa dei transiti dopo il periodo pandemico.

Contemporaneamente, anche l’iter di trasferimento della concessione in favore della Società interamente pubblica Autostrade Alto Adriatico ha segnato numerosi e significativi passi in avanti con la definizione del Terzo Atto Aggiuntivo alla Convenzione di Concessione di Autovie e, da ultimo, con la registrazione da parte della Corte dei Conti del decreto interministeriale di approvazione dell’Accordo di Cooperazione da parte del Ministero dei Trasporti e della Mobilità Sostenibili, della Regione Autonoma Friuli -Venezia Giulia, della Regione del Veneto e di S.A.A.A.

“Sono stati così superati timori e incertezze che negli ultimi anni avevano caratterizzato i rapporti con l’Ente Concedente e la gestione della Società – ha affermato il Presidente di Autovie, Maurizio Paniz, durante la relazione del bilancio all’assemblea dei soci -. La Società stessa nel corso dell’esercizio 2022 e nei primi mesi del nuovo anno è stata quindi chiamata a porre in essere una serie di attività di natura straordinaria propedeutiche al passaggio, ponendo sempre la massima attenzione alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela della posizione di tutti gli azionisti”.

Si ipotizza che a fine giugno verrà sottoscritto il verbale di subentro (riconsegna della rete autostradale da parte di Autovie al Ministero dei trasporti e contestuale consegna della stessa a Società Autostrade Alto Adriatico).

Infine, Autovie Venete ha profuso il massimo impegno possibile nell’avanzamento delle opere della terza corsia, nella fattispecie per quanto concerne il tratto Alvisopoli – Portogruaro, che verrà aperto in gran parte in estate, e il tratto San Donà – Portogruaro, per il quale sono già emanati tutti i provvedimenti necessari agli espropri e – in conseguenza dell’intervento del Soggetto Attuatore del Commissario Delegato per la A4 - sono stati aggiudicati i lavori per la ricostruzione dei dieci cavalcavia, propedeutici all’allargamento delle careggiate. Non solo, la Società ha continuato a investire nella salvaguardia della sicurezza dell’infrastruttura esistente, assicurando un’adeguata manutenzione della stessa.

Il tutto è avvenuto nel corso di un quadro economico e geopolitico tuttora mutevole, condizionato (in particolare per il settore delle costruzioni) dal significativo aumento dei prezzi delle materie prime (soprattutto l’acciaio) e dell’energia.  

L’avanzamento delle opere: forti investimenti per la terza corsia

Nonostante le complessità dettate da una Concessione scaduta e del regime di proroga, dal trasferimento della stessa, oltre che dal difficile periodo storico (emergenza Covid, caro prezzi e guerra in Ucraina), Autovie ha realizzato investimenti per oltre un miliardo di euro negli ultimi dieci anni, provvedendo in autofinanziamento alla copertura della quasi totalità degli stessi. Dopo aver aperto al traffico negli ultimi due anni 30 chilometri di terza corsia, ora Autovie Venete si appresta a completare il tratto tra Alvisopoli e Portogruaro. In particolare 5 chilometri (da Alvisopoli al sottopasso ferroviario) verranno conclusi nel corso dell’estate, mentre i restanti 4 chilometri – più complessi viste le differenze di quota altimetrica tra vecchia e nuova carreggiata – saranno pronti in autunno. Sempre in territorio veneto, oltre alla contrattualizzazione dei lavori dei dieci cavalcavia del tratto tra San Donà e Nodo di Portogruaro (quadro economico complessivo di 83 milioni di euro), il Soggetto Attuatore del Commissario Delegato per la A4 ha approvato la realizzazione di due aree di sosta per mezzi pesanti a Fratta Nord e Fratta Sud (20 milioni di euro) e ha approvato i relativi lavori. In Friuli Venezia Giulia, invece, è iniziato il cantiere posto all’intersezione tra la strada regionale 352, la S.R. 126 e il casello di Palmanova dell’autostrada A4 per 3,3 milioni. Nel prossimo futuro si prevede anche la realizzazione di tre porte aggiuntive - rispetto a quelle esistenti - del casello di San Donà per il quale è stato approvato il progetto esecutivo, mentre altre tre porte aggiuntive sono previste dal progetto definitivo da poco approvato per il casello di Portogruaro

Traffico: + 10% rispetto al 2021

Sul fronte del traffico, il 2022 è stato l’anno della ripresa con un incremento degli introiti da pedaggio di oltre 16 milioni di euro rispetto al 2021 e di circa 2,5 milioni di euro rispetto all’esercizio 2018/2019 (periodo pre pandemico). Nello specifico l’anno si è chiuso con un +10,6% di transiti (+18% per i veicoli leggeri e +2% per il traffico pesante). Lo scenario futuro rimane caratterizzato da una forte incertezza per un contesto macroeconomico globale che potrebbe avere ripercussioni sul tessuto produttivo italiano e quindi, in particolare, sul traffico pesante.

Rinnovo cariche

L’avvocato Anna Di Pasquale, amministratore Unico di Saaa, azionista di maggioranza, ha proposto l’elenco dei nuovi componenti del CdA. Su indicazione della giunta della Regione Fvg, visto il periodo transitorio e in segno di continuità, la lista vede confermato l’attuale CdA, con l’indicazione di Maurizio Paniz alla presidenza e Tiziano Bembo alla vicepresidenza.

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