Opportunità concrete in tanti comparti: dalle costruzioni all’arredo e all’agroalimentare di qualità, dalle infrastrutture di trasporto e comunicazione al comparto navale e della logistica portuale. Ma anche possibilità di partnership finanziarie per lavorare insieme in Paesi terzi. È quanto ha prospettato stamattina l’ambasciatore dell’Azerbaigian presso il Quirinale Vaqif Sadiqov, accompagnato dal responsabile degli affari commerciali Fuad Farzalibayov, ospiti del presidente della Cciaa Giovanni Da Pozzo in un incontro che ha visto la presenza di una trentina tra i primari rappresentanti delle istituzioni regionali, delle associazioni di categoria e di imprese rappresentative, alcune delle quali già presenti in Azerbaigian o interessate ad avviarvi progetti, in particolare nei settori acciaio, legno e comparto navale.

Dal meeting, tappa di un percorso che sta portando l’ambasciatore nelle regioni italiane più dinamiche per cercare le migliori collaborazioni economiche, sono emerse grandi possibilità nel Paese, il maggiore dell’area caucasica, che ha risentito poco della crisi internazionale e al contrario si è rafforzato negli ultimi anni, con un Pil di 63,4 miliardi di dollari, un tasso di crescita globale del 2,1%, che sale al 9% considerando solo il settore non petrolifero e addirittura al 20% nelle costruzioni, e con una disoccupazione che negli ultimi 6 anni è scesa incredibilmente, dal 40% al 5,4%. Tanto che il presidente Da Pozzo ha anche anticipato la volontà «di progettare una prossima missione economica del sistema camerale regionale e delle aziende locali», rispondendo all’invito dell’ambasciatore.

Nel campo petrolifero il Paese ha un mercato solido e delineato e sta crescendo ancora per quanto riguarda il gas, grazie anche alle recenti scoperte di nuovi, ricchi giacimenti nel mar Caspio, con importanti programmi di crescita nelle esportazioni. «Ciò che ci interessa ora, dunque – ha spiegato l’ambasciatore –, è sviluppare al meglio anche gli altri settori e le forme di cooperazione internazionale, anche e soprattutto finanziarie, con Paesi come l’Italia e le sue regioni più vivaci, sia per il nostro mercato interno, sempre più attento al prodotto di qualità, ma anche per investire insieme nei Paesi terzi.».

L’ambasciatore ha rimarcato come siano «dozzine le imprese italiane che già lavorano e investono in Azerbaigian. Ogni mese – ha detto – rilasciamo 600-700 visti a imprenditori italiani, intenzionati a diventare parte attiva e a realizzare da noi e con noi progetti a medio e lungo termine». Forte di un sistema bancario e di imprese sempre sempre più solide, il rappresentante dell’Azerbaigian si è detto ben intenzionato «a individuare nicchie di collaborazione, che grazie all’incontro odierno si delineano con più concretezza grazie alle presentazioni di tutti gli intervenuti».

«Nel 2010 – ha concluso Da Pozzo –, dal Fvg abbiamo esportato beni verso l’Azerbaigian per circa 6 milioni 400 mila euro, mentre nel 2011, al 30 settembre, per oltre 13 milioni 400 mila euro. Sebbene le cifre non siano ancora elevate in valore assoluto, è significativo notare che da un anno all’altro sono duplicate. Un dato che denota trend in rapido aumento, di buon auspicio per ulteriori sviluppi futuri».
A conclusione, Da Pozzo ha omaggiato l’ambasciatore Sadiqov con la medaglia di Jacopo Linussio, onorificenza simbolo della Cciaa e dell’eccellenza imprenditoriale.