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Superbonus

Da aprile non si aprono più nuovi cantieri: tra sei mesi rischio licenziamenti e chiusure

«Il Superbonus 110% in Friuli Venezia Giulia ha finito di generare i suoi effetti già ad aprile. I cittadini non hanno risorse», afferma il capo categoria di Confartigianato Edilizia Fvg, Alessandro Zadro

L'effetto del Superbonus 110 per cento ormai finito, parola di confartigianato. «Non si sottoscrivono più contratti da aprile, perché le banche hanno saturato i plafond per coprire la cessione del credito»,dichiara Alessandro Zadro, capocategoria regionale di Confartigianato Edilizia Fvg. «E ora si è anche raggiunta, e addirittura superata, le soglia di risorse statali messe a disposizione per il Superbonus. A ciò s’aggiunge l’imposizione della Soa a tutte le imprese per partecipare a ogni appalto, una decisione che produrrà un assurdo: quelle poche titolate in regione, poco meno di 600 – 341 imprese edili, 99 impiantisti termici e 125 impiantisti elettrici - si prenderanno gli appalti che poi subappalteranno alle altre 4000-5000 imprese. E questo nonostante il ventennio di applicazione della Soa non abbia impedito le infiltrazioni malavitose o i fallimenti delle aziende certificate vincitrici di appalti. Se non si attuano strategie post bonus e con una visione a 5-8 anni, in autunno molte imprese edili chiuderanno».

È la lettura allarmata del comparto edile artigiano che si sta vivendo in Friuli Venezia Giulia che il capocategoria regionale di Confartigianato Edilizia Fvg, Alessandro Zadro, confermando a livello territoriale le importanti criticità che Confartigianato nazionale ha portato in Parlamento in concomitanza con l’avvio della discussione per la conversione in legge del dl Aiuti che contiene, tra l’altro, l’obbligatorietà della Soa. Soa è acronimo di Società Organismo di Attestazione l'omonima attestazione che tale organismo rilascia è il documento che dimostra i requisiti economico-organizzativi dell'impresa

Le richieste

«Da mesi ci stiamo dibattendo tra le continue modifiche alle norme sugli incentivi in edilizia, che stanno bloccando definitivamente i lavori di riqualificazione e tagliando fuori dal mercato oltre il 90% delle imprese», spiega Zadro, che conferma anche la richiesta «di abolizione dell’obbligo per le imprese di possedere un’attestazione Soa per operare nel mercato dei bonus edilizi». Rispetto alle garanzie di affidabilità che darebbe la Soa, Zadro evidenzia come «sia ben chiaro che il mero possesso di questa attestazione in 20 anni non ha certamente garantito, nell’ambito degli appalti pubblici, né la sicurezza sul lavoro, né tantomeno la qualità dei lavori, come ampiamente dimostrato da autorevoli fonti».Quanto all’impasse sul Superbonus, Zadro osserva che «questo strumento, pur con alcune criticità, in questo periodo drammatico di congiuntura negativa ha alimentato la ripresa economica e il settore edile è riuscito a giocare un ruolo assolutamente anticiclico. Perciò – conclude Zadro – l’appello è alle istituzioni affinché attuino un rapido intervento riguardo ai bonus in edilizia. Si deve salvare l’idea vincente della riqualificazione green della regione e del Paese e continuare a consentire l’attività di un’economia anticiclica».

Edilizia scolastica

Zadro fa riferimento anche all’Osservatorio civico sulla sicurezza scuola, curato da Cittadinanza attiva, dal quale emerge che da settembre 2020 ad agosto 2021 in Italia si sono registrati 35 episodi di crolli negli edifici scolastici, pari a circa 3 al mese. «La certificazione Soa, in realtà, rappresenta una vera e propria barriera anticoncorrenziale di ingresso al mercato», considera il capocategoria di Confartigianato Fvg.

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