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Economia

Pedone continua a investire a Trieste, quasi fatta per un mega hotel a Opicina

L'imprenditore udinese, assieme ai soci Gabriele Ritossa e Alberto Diasparra, è pronto a partire con il progetto di riqualificazione di una struttura abbandonata da 35 anni

Alessandro Pedone continua a investire a Trieste assieme ai soci della Ferret RE srl, Gabriele Ritossa e Alberto Diasparra. Come riporta TriestePrima.it nel mirino della società è finito il Park Hotel Obelisco di Opicina, reduce da 35 anni di abbandono: l'asta online nel tribunale di Milano si è conclusa positivamente. Il prezzo di partenza era di 1 milione e 125mila euro e al tribunale sono pervenute due offerte. La prima si è rivelata non valida e la seconda è stata provvisoriamente aggiudicata al prezzo di partenza.

Vendita non definitiva

La vendita della struttura non è ancora definitiva, poiché l'articolo 107 della legge sul fallimento prevede l'adozione di un'offerta migliore, che deve essere almeno del 10% superiore al prezzo di partenza. Per altri 10 giorni, prima che il giudice pubblichi la decisione definitiva, ci sarà ancora la possibilità di ricevere altre offerte e le autorità competenti decideranno se accettarle o meno.

La scommessa dell'ex Hotel Europa in stazione a Udine

Il compratore

La Ferret RE srl, di cui Filippo Facile è presidente del cda, è impegnata in acquisizioni di rilievo volte a riqualificare edifici di pregio in stato di abbandono. In particolare la Sarafin Spa, azienda associata del triestino Gabriele Ritossa (udinese di adozione), che ha come core business il settore delle case di riposo, ha da poco acquisito a Trieste l’ex atelier di Spagnoli e il comparto dell’ex distretto militare alle pendici del Castello di San Giusto per farne un albergo. Rilevati anche importanti locali storici, entrando nel capitale sociale di Birrificio Cittavecchia (dove rimane stabile la presenza del socio storico).

"Sarà di nuovo un albergo, o una casa di riposo"

«Seguivamo la situazione da un po' di tempo – spiega Filippo Facile – perché riteniamo che l'hotel abbia della grandissime potenzialità. La sua posizione è bellissima, è l'unico posto a Opicina con una vista sul mare così ampia e ha 60mila metri quadri di terreno. L'idea è quella di far ripartire l'hotel e restituire ai cittadini il ricordo, ancora vivo, dei suoi passati fasti. Vista l'esperienza di Gabriele Ritossa, un'altra opzione potrebbe essere quella di creare una casa di riposo. Partiremo dall'edificio principale, ma il sito ha metrature così imponenti che in futuro si potrà sviluppare anche la parte adiacente e quella dietro, creando complessi di ville e impianti sportivi, riqualificando le piscine e i campi da tennis abbandonati».

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