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Economia

Alimentari: calano i prezzi al consumo nell'ultimo mese

Prodotti più economici per i consumatori, ma la situazione delle aziende resta critica. Confagricoltura Fvg: "il problema è che diminuscono anche le quotazioni all'origine, penalizzando gli imprenditori"

Diminuiscono mediamente dello 0,6 per cento i prezzi al consumo dei prodotti alimentari non lavorati, a settembre rispetto a agosto, con cali significativi per la frutta fresca (-4,8 per cento). Il trend è in flessione e le quotazioni di tali prodotti erano già calati dell’1,2 ad agosto ad agosto rispetto a luglio. Lo rileva il Centro Studi di Confagricoltura analizzando i dati definitivi dell’Istat sull’inflazione a settembre.

«A monte c’è la marcata flessione delle quotazioni all’origine che stanno sopportando i prodotti delle campagne – osserva Claudio Cressati, presidente di Confagricoltura Fvg –. Ad agosto, rispetto a luglio, secondo i dati Ismea, si è avuta la diminuzione di oltre il 19 per cento dei prezzi di frutta e verdura. In calo pure quelli dei prodotti bovini e bufalini (-0,5 per cento), mentre registrano un segnale di ripresa le uova (+0,5 per cento) che segnano però una diminuzione tendenziale di ben il 9,2 per cento». Le imprese -  conclude Confagricoltura - continuano a dover fronteggiare una situazione estremamente difficile, con cali di redditività critici per la tenuta del sistema, ripercussioni sull’occupazione e preoccupazione in seguito all’aumento dell’Iva.

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