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Sospensiva respinta, per il Tar la Camera di Commercio di Udine si accorpa con Pordenone

Il mancato accoglimento della richiesta promossa dai legali della Cciaa della Destra Tagliamento spiana la strada alla nuova versione dell'istituto unico

Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di 'sospensiva' promossa dai legali della Camera di commercio di Pordenone in merito all'accorpamento tra l'ente camerale di Udine e quello stesso di Pordenone. Lo ha riferito all’agenzia Ansa l'avvocato Teresa Billiani, legale della Camera di Udine, precisando che il provvedimento dei giudici è stato depositato nella mattina di giovedì, all'indomani dell'udienza. 

In esso i magistrati sostengono, come ha riferito l'avvocato Billiani, che «non è dimostrato il pregiudizio sostenuto, cioè di un danno irreparabile che scaturirebbe dall'accorpamento». Inoltre, «non è stata fissata alcuna udienza», dunque il procedimento è praticamente chiuso. 

A questo punto il provvedimento di accorpamento disegnato per il Friuli Venezia Giulia da Unioncamere è «valido ed efficace». La Camera di Commercio di Pordenone, che chiede la cancellazione dell'accorpamento con Udine o l'accorpamento di tutte le camere regionali in una sola, potrebbe però presentare un nuovo ricorso.

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