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Economia

Chiusura dei locali, parlano Confcommercio e Questura: "Prevenzione, non repressione"

Al via un percorso di formazione rivolto ai titolare di esercizi pubblici, al fine di gestire al meglio episodi di criminalità che si potessero verificare all’interno dei locali, soprattutto nelle ore notturne

Confcommercio e Questura di Udine sono pronti a condividere un percorso di formazione rivolto ai titolare di esercizi pubblici, al fine di gestire al meglio episodi di criminalità che si potessero verificare all’interno dei locali, soprattutto nelle ore notturne. Una delegazione dell’associazione – il vicepresidente vicario con delega al Turismo Carlo Dall’Ava, il direttore Guido Fantini, il presidente mandamentale di Lignano Enrico Guerin e l’imprenditore lignanese Luigino Da Riol, del Club Italia – ha incontrato il questore Claudio Cracovia alla luce delle chiusure che hanno riguardato alcune attività economiche, in particolare nella località balneare.

«È stato un colloquio cordiale e costruttivo – fa sapere il vicepresidente Dall’Ava –, durante il quale il Questore ci ha rassicurato sull’assenza di ogni tipo di pregiudizio delle forze dell’ordine nei confronti dei locali delle vacanze, spiegando però che in alcuni casi gli interventi si sono resi necessari per motivi di ordine pubblico». «Abbiamo ricevuto delucidazioni molto chiare sulle recenti chiusure – aggiunge Guerin –. Da parte nostra abbiamo esposto le problematiche che ostacolano il lavoro di commercianti ed esercenti che chiedono semplicemente di essere messi nelle condizioni di potere fare impresa nel rispetto delle regole».

L’ottica, da parte della Polizia, è dunque quella della prevenzione e non della repressione, ha rimarcato appunto Cracovia. «Un approccio che approviamo con convinzione – prosegue Dall’Ava – e che vale naturalmente per tutto il territorio provinciale, non solo per Lignano». Ed è proprio con la prospettiva di coprire l’intera provincia che Confcommercio e Questura cercheranno di definire al più presto un protocollo d’intesa per un percorso di formazione che aiuti i gestori a valutare le azioni più opportune di fronte a fatti spiacevoli. «Gli agenti sono il nostro partner nel lavoro quotidiano – sottolinea Dall’Ava –. Con questa premessa, Confcommercio si impegna sin d’ora a mettere in campo le sue risorse per iniziative congiunte mirate a ridurre il rischio di presenze indesiderate, con le note conseguenze, all’interno dei locali».

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