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Cronaca Torreano / Reant

La frazione dimenticata e l'appello della giovane coppia: "Come faremmo se ci fosse un'emergenza?"

Jessica e Mirko vivono a Reant di Torreano di Cividale. La scelta di vita è condizionata da molte difficoltà, tra le quali una strada che non si riesce a percorrere

Mirko Martinig e Jessica Russian, due ragazzi rispettivamente di 30 e 29 anni, un paio d'anni fa hanno deciso di vivere e Reant, piccola frazione di Torreano di Cividale. La scelta è stata determinata sì da motivazioni economiche, ma allo stesso tempo dall'amore per le zone di montagna e per la volontà di contribuire al ripopolamento delle nostre vallate. La coppia sapeva perfettamente che non si sarebbe trattato di una vita comoda, ma ci sono delle condizioni di disagio non dettate dalla loro volontà. Per questo Mirko e Jessica ci hanno scritto per far sentire la loro voce. 

Il disagio

"Vi scriviamo per segnalare una situazione che ci affligge particolarmente. Sono anni che la strada principale che porta al nostro paese è in condizioni a dir poco pietose e il Comune se ne disinteressa, perché siamo solamente in cinque ad essere residenti qui. Nonostante siano state fatte numerose segnalazioni direttamente alla Regione, i lavori di asfaltatura e sistemazione – dopo essere stati avviati per un breve periodo – sono stati nuovamente interrotti. Ad oggi il Comune non ne vuole saperne di procedere. Ci ritroviamo quindi con una strada rattoppata male, piena di buche che purtroppo non riusciamo ad evitare quando passiamo con i nostri mezzi. Di conseguenza le nostre auto sono sempre dal meccanico. Nonostante siano state mandate mail e segnalazioni telefoniche al Comune, la risposta che ci sentiamo dare è sempre la stessa, cioè che ci faranno sapere quando potrebbero partire i lavori. Si tratta solo di un piccolo contentino, perché cosi pensano che stiamo tranquilli".  

L'appello

"Arrivati a questo punto non sappiamo a chi rivolgerci per un aiuto. Oltre il danno economico che ci stanno arrecando per via delle macchine, che chiaramente nessuno risarcisce, la nostra preoccupazione è che nel caso in cui ci fosse un'emergenza come potremmo fare? Addirittura l'ambulanza farebbe fatica a venire fino in paese, anche perché la strada secondaria che abbiamo è in condizioni ancora peggiori della principale. Ci teniamo allora a rendere noto a più gente possibile come i paesi di montagna, che dovrebbero essere una parte preziosa per il turismo in regione, vengono trattati dai comuni. Grazie al cielo non è così per tutti, però molte zone che sono dei gioielli vengono completamente dimenticate".

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