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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Pericolo bollino nero in Europa per il vino friulano, le reazioni

Dreosto (Lega): "Bevano responsabilmente un buon vino friulano e cambieranno idea"

Vino da “bollino nero” in Europa? Il parlamento europeo è chiamato a votare il “Cancer Plan”, il piano anti tumori che inserirebbe il vino in una lista di prodotti nocivi segnalati con un bollino nero indicato nelle confezioni o nelle stesse bottiglie. “Esprimiamo forte preoccupazione per le conseguenze che il metodo Nutriscore potrebbe avere in generale per un agroalimentare di qualità e basato su identità, unicità e tradizione come quello del Friuli Venezia Giulia. E ulteriore preoccupazione ci viene per un eventuale bollino nero che marchierebbe il nostro vino quando da anni si punta, a partire dai viticoltori stessi, sulla qualità, sulla moderazione e su una cultura del bere consapevole". Lo affermano i consiglieri regionali Cristiano Shaurli e Franco Iacop del Pd, che in una nota annunciano una mozione in Consiglio regionale intesa a "costruire un fronte comune di tutte le Regioni per promuovere una proposta italiana del Nutrinform Battery, in alternativa al Nutriscore o etichettatura 'a semaforo', che costituisce un rischio per i nostri prodotti territoriali e per il Made in Italy in generale".

L’appello

"Ai nostri europarlamentari di ogni colore politico – fanno sapere i due esponenti dem – chiediamo di evitare che si introduca un approccio semplicistico e inadeguato per stabilire il valore nutrizionale di alimenti e bevande. Non è certo questo il sistema per informare i consumatori ed etichettare gli alimenti, e non può certo sostituirsi a un impegno per una cultura della salubrità e della trasparenza, genuinità e provenienza dei prodotti". "Confidiamo che anche il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, sia mobilitato con i nostri viticoltori – aggiungono i due consiglieri – in un fronte comune nazionale a difesa di alimenti che sono bandiera di eccellenza e diversità, che sono sinonimo di qualità e non certo di eccessi. Questa è una vera sfida a tutela del nostro agroalimentare, non le sfilate dei giubbottini colorati 'Io sono Fvg' che non conoscono nemmeno a Belluno e che niente portano a territorio e agricoltori".

Dreosto (Lega): “Burocrati europei lontano da cultura vitivinicola. Bevano responsabilmente un buon vino friulano e cambieranno idea!"

“L’idea di alcuni burocrati europei di demonizzare il vino, andando inoltre a colpire tutta la filiera produttiva, è un’idea folle e senza senso. Noi siamo l’Europa delle Regioni, delle eccellenze locali, delle peculiarità che non possono essere messe tutte nello stesso calderone. Un consumo responsabile di vino di qualità come quello italiano, non può essere considerato alla pari dell’abuso di superalcolici e non può essere assolutamente messo alla stessa stregua del fumo e del tabacco. Marchiare con una F nera le nostre eccellenze nazionali vitivinicole, i nostri prodotti locali, per favorire la grande distribuzione, ci fa tendere a quell’omologazione dei prodotti, che va a ledere il lavoro di migliaia di piccoli imprenditori, di imprese famigliari che con passione e amore per la loro terra, coltivano le viti e producono i nostri vini conosciuti in tutto il mondo. Ho invitato chi ha proposto questa follia a bere - responsabilmente - un buon Friulano, una Ribolla Gialla, uno Schiopetttino, un Prosecco DOC e magari venire in Friuli a visitare le aziende, portate avanti da decenni di fatiche da imprenditori friulani, dai loro figli e nipoti. Magari vedranno quanto orgoglio hanno nei loro occhi quando parlano dei loro vini, delle loro radici, della loro terra. È con l'educazione, la moderazione e la responsabilità che si evita il consumo scorretto o l’abuso di alcool. Non con disastrosi tentativi di imporre etichette fuorvianti e inutili.” Lo ha dichiarato l’europarlamentare e coordinatore della Lega Fvg Marco Dreosto davanti alla plenaria del Parlamento europeo. 
 

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