rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Rocco / Via della Valle

Omicidio di Lauretta Toffoli: l'identikit e la storia del vicino di casa "violento" sospettato del delitto

Secondo le testimonianze di alcuni residenti, l'uomo era conosciuto per alcuni episodi di violenza proprio nei confronti dei vicini di casa, con i quali, in più di un'occasione erano nati alterchi. L'uomo avrebbe brandito anche un'arma da taglio

Scatti d'ira, aggressività continue richieste di aiuto: è questo l'identikit fornito da alcuni conoscenti e residenti della zona su Vincenzo Paglialonga, il dirimpettaio quarantenne di Lauretta Toffoli, ora ufficialmente indagato per l'omicidio della donna, avvenuto nella notte tra venerdì 6 maggio e sabato 7 maggio.

Una persona dal passato turbolento, che da qualche anno viveva al primo piano del condominio di Via della Valle e di cui molti conoscevano i trascorsi, mentre altri se ne tenevano alla larga. In passato l'uomo aveva abitato, pare, nel vicino quartiere di San Paolo con la famiglia. 

I precedenti

Lui, Paglialonga, era stato arrestato a fine gennaio. I motivi erano i più futili: litigi con i vicini, discussioni. Ma più di una volta, il 40enne aveva dato segni di instabilità brandendo, all'occasione, anche armi da taglio in momenti di forte rabbia ed aggressività. Era finito ai domiciliari proprio lì, nella stessa palazzina dove in più di un'occasione aveva avuto alterchi con diversi residenti.

Insomma un soggetto - riferiscono - con problematiche già note anche alle forze dell'ordine che, in una spola continua, da dicembre a gennaio si recavano nella palazzina.

Secondo quanto riferito dalle forze dell'ordine, sarebbero gravi gli indizi nei suoi confronti che lo collocherebbero nell'appartamento della donna al momento della morte. Ora solo le indagini e la legge potranno effettivamente confermarne la colpevolezza dell'uomo.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio di Lauretta Toffoli: l'identikit e la storia del vicino di casa "violento" sospettato del delitto

UdineToday è in caricamento