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Cronaca

Confapi: firmato accordo per sbloccare i crediti sulla P.A.

Firmato un protocollo d'intesa con il Ministero dell'Economia per accelerare l'incasso, da parte delle imprese, dei crediti dovuti dalla Pubblica Amministrazione

Accelerare i pagamenti dei debiti delle pubbliche amministrazioni verso le imprese. E' questo l'obiettivo del protocollo d’intesa che la Confapi ha firmato nei giorni scorsi con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. L’Associazione Piccole e Medie Industrie del Friuli Venezia Giulia - Confapi Fvg segnala come da diverso tempo la Confederazione nazionale si sia fatta portatrice delle richieste del mondo imprenditoriale con riferimento ai ritardi dei pagamenti delle P.A. nei confronti delle imprese, in particolare attraverso la denuncia presentata alla Commissione Europea che ha portato l’organo esecutivo dell’Unione a trasmettere un atto formale alle autorità italiane; queste, entro il 19 agosto, dovranno relazionare a Bruxelles su come intendono procedere al pagamento del debito al fine di evitare la procedura di messa in mora per l’Italia.

L’accordo sottoscritto dalla Confapi ha visto il coinvolgimento anche dell’ABI, che da parte sua ha garantito l’impegno a sensibilizzare il sistema bancario per la messa a disposizione delle risorse, e la Cassa Depositi e Prestiti. Le parti si son impegnate a sottoscrivere un accordo quadro per favorire la cessione pro-soluto dei crediti verso la P.A. certificati e assistiti da garanzia dello Stato.

Il protocollo firmato dalla Confapi si pone l’obiettivo di accelerare i tempi di pagamento tramite l’utilizzo delle risorse - stanziate dal decreto legge 66/2014 pari a 9,3 miliardi di euro - per alimentare lo strumento di pagamento mediante anticipazione di liquidità agli enti periferici. Lo stesso decreto prevede anche uno stanziamento complessivo, nel biennio 2013-2014, di 56,8 miliardi che, unitamente al potenziamento dello strumento della cessione del credito certificato assistito da garanzia dello Stato, dovrebbe consentire il pagamento immediato di tutti i debiti di parte corrente. Da parte ministeriale è stato assunto un impegno volto a potenziare l’attività della Piattaforma elettronica per la certificazione del credito e a promuovere nuove misure di allentamento del patto di stabilità interno. Regioni, Provincie e Comuni avranno invece il compito di accelerare il ricorso alle anticipazioni di liquidità messe a disposizione dello Stato per pagare i debiti, rafforzando il lavoro degli uffici preposti all’attività di certificazione e pagamento.

Il senso dell’intesa è che l’apparato pubblico si appresti davvero a sbloccare le sue posizioni debitorie nei confronti delle imprese, senza accumulare ulteriori e pretestuosi ritardi nelle certificazioni. L’immissione in circolazione di quasi 10 miliardi di euro può essere, infatti, decisiva per una ripresa dell’attività industriale specie in alcuni settori duramente penalizzati dalle mancanze pubbliche e per stabilire un minimo di equità di comportamento nei rapporti tra soggetto privato e pubblico.

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