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Cronaca Buttrio

Vandali ad Halloween, la festa degenera

La sera del 31 ottobre, ignoti hanno spaccato una cassetta delle lettere e staccato un campanello di un'abitazione che non aveva aperto la porta per fare "dolcetto o scherzetto"

Dal dolcetto o scherzetto si è passati alla maleducazione e mancanza di rispetto. Durante la sera di giovedì 31 ottobre, ormai riservata dai ragazzini alla tradizione di Halloween di travestirsi e suonare i campanelli, uno spiacevole episodio di vandalismo ha rovinato la festa. Erano circa le 20.30 di giovedì sera quando presumibilmente dei ragazzini hanno suonato al campanello di una casa di Buttrio e non vedendosi aprire la porta, nonostante le luci accese all'interno dell'abitazione, le presunte mascherine hanno pensato bene (anzi, decisamente male) di andare oltre lo scherzetto non solo ricoprendo il giardino e il cancello di carta igienica, ma anche distruggendo la cassetta delle lettere e staccando il campanello, ritrovato a terra con un poco simpatico messaggio.

A denunciare con un post su Facebook il fatto è stata Angelica Volpe Montanari, la nipote dell'uomo, un 88enne, che si trovava in quel momento all'interno della casa.

«Mi ricordo benissimo quando avevo 11/12 anni e passavo la serata del 31 ottobre a fare “Dolcetto o Scherzetto” nelle vie di Buttrio. Suonavamo, a volte ci davano caramelle, a volte qualche soldino che dividevamo e se non ci rispondevano ce ne andavamo. Facevamo un po’ di cagnara, insomma ragazzini che stavano in giro fino alle 9 di sera! Forse tornavo a casa molto prima. Facevamo scoppiare qualche petardo nelle vie, ma non mi ricordo, e soprattutto mai mi sarei permessa di arrecare danni alla casa di qualcuno».

Ricorda la donna prima di raccontare i fatti che hanno colpito l'abitazione del nonno.

«Questo è quello che è successo a casa mia la scorsa notte. Passi la carta igienica in giardino e sui cancelli, quella si pulisce e lo scherzetto ci sta. Ma rompere la cassetta delle lettere, staccare completamente il campanello e scriverci anche STRONZI sopra direi che oltre ad essere offensivo arreca pure un danno a casa mia. Non abbiamo risposto al campanello. Dentro casa mia c’è un signore, mio nonno, di 88 anni che non sta bene e questo è quello che i nostri ragazzi fanno. Zona villaggio Testudo. Spero che i genitori di questi bambini si appoggino una mano sulla coscienza e chiedano ai loro figli di venire almeno a chiedere scusa. Educazione e senso civile, mi pare semplice da trasmettere ai propri figli».

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