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Aggredito da due cornacchie in pieno centro, ferito un uomo

Il fatto è accaduto ieri in vicolo Porta. Il coordinatore regionale della Lipu: "Fenomeno che dura qualche giorno, la convivenza uomo-animale in città è più difficoltosa, bastano piccoli accorgimenti"

Un fenomeno che, soprattutto nelle grandi città, sta cominciando ad assumere dimensioni preoccupanti: parliamo dell'aggressività delle cornacchie che ultimamente, oltre a gettarsi a capofitto sui bidoni dell'immondizia in cerca di cibo, distruggendo i sacchi dell'umido e spargendone in strada il contenuto, non risparmiano nemmeno i e le passanti. 

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Il caso

Di ieri l'ultima segnalazione. Un uomo che camminava in vicolo Porta, una laterale di via Treppo, è stato aggredito da alcune cornacchie che lo hanno colpito in testa. "A volte esco a fare due passi durante il giorno e spesso, anche in passato, mi è capitato di notare diverse cornacchie che mi venivano incontro senza avvicinarsi troppo. Probabilmente è un fatto stagionale", ci racconta Massimo Macola, l'uomo aggredito. "Ieri, però, mentre camminavo nel vicolo, ne ho sentita una che gracchiava e poi mi sono sentito colpire in testa da un'altra. Ho accelerato il passo e una terza mi è venuta addosso... se non mi mettevo a correre avrebbero continuato". Macola suppone che in questo periodo questi uccelli siano più aggressivi a causa della nidificazione, ma l'esperienza non l'ha certo lasciato indifferente. "Io ho corso per sfuggire all'aggressione, ma se al posto mio c'era qualcun altro? Magari un bambino, un anziano con problemi di coagulazione, cui basta un graffio per star male, o una persona in bicicletta che può cadere. Io, oltretutto, non stavo certo andando a caccia di nidi, ma semplicemente camminavo in un vicolo dove non ci sono nemmeno rami sporgenti. Penso ai rischi che corrono i proprietari dei giardini, dove le cornacchie fanno i nidi. Può essere davvero pericoloso". Per Macola l'aggressione si è risolta con un graffio prontamente disinfettato, ma la paura è rimasta. "Una ragazza che passava in bici ha cambiato direzione e mi ha raccontato che ero seguito da tre volatili, non certo un'esperienza gradevole", conclude. 

Perché diventano aggressive

"Il fenomeno esiste in ambito urbano dove il rapporto tra animali e persone è più stretto", ci spiega Ilario Zuppani, coordinatore regionale della Lipu. "Soprattutto capita che l'aggressività si manifesti nei giorni in cui il giovane di cornacchia esce dal nido e si invola ma non è ancora in grado di spiccare il volo rimanendo per terra, dove i genitori continuano ad alimentarlo e a difenderlo da ipotetiche aggressioni", continua Zuppani. "Mantenere un certo rispetto, non avvicinarsi, stare lontano se si avvistano dei giovani, fare un giro un po' più largo anche perché i genitori sono protettivi, com'è naturale che siano. Il fatto di vivere tutti insieme in uno spazio più ristretto rispetto alle campagne complica le cose, ma il fenomeno è limitato a qualche giorno. La cornacchia colpisce con una beccata in testa, si può anche prevedere di portarsi dietro un ombrello se si sa di attraversare una zona dove si avvistano spesso questi uccelli", conclude.

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