Tutto è cominciato con un rimprovero ai danni di un gruppetto di giovanissimi. Tanto è bastato ai ragazzi per scatenarsi contro un uomo di 33 anni di Colloredo di Monte Albano in vacanza a Bibione.

I fatti

I fatti risalgono alla notte di Ferragosto, quando un gruppetto di giovanissimi avrebbe aggredito un 33enne di Colloredo di Monte Albano, che sarebbe stato circondato per strada e picchiato. La violenza, in base a una prima ricostruzione, sarebbe nata come ritorsione dopo un rimprovero che il friulano aveva rivolto loro poco prima. Era circa mezzanotte quando l'uomo, percorrendo in bicicletta via Maia, avrebbe incontrato un gruppo di ragazzi, inizialmente una decina. Li ha richiamati, probabilmente perché erano in mezzo alla strada, in un punto pericoloso per se stessi e per gli altri. Cinque di loro, non avendo probabilmente gradito la raccomandazione, lo hanno inseguito e circondato e poi hanno fatto partire una serie di pugni contro l'uomo che, alla fine, ha riportato una vistosa ferita alla testa. Le sue condizioni, comunque, non sarebbero gravi.

A lanciare l'allarme sono stati alcuni passanti, notando il trambusto: sul posto sono arrivate le pattuglie della polizia locale e quelle dei carabinieri. Il gruppo di giovani aggressori, all'arrivo delle forze dell'ordine, si era già allontanato ma gli investigatori li ha rintracciati poco dopo, ancora nelle vicinanze. Si tratterebbe di ragazzi tra i 16 e i 25 anni, in parte provenienti dal Veneto orientale e in parte da fuori provincia, nelle zone Oderzo e Motta di Livenza. Un 18enne di Fontanelle (Treviso) è stato denunciato perché aveva con sé una roncola. Nella zona, grazie anche alle informazioni fornite dalle persone che hanno assistito alla scena, le forze dell'ordine hanno trovato anche altro materiale che era stato abbandonato: un coltello, alcuni grammi di hashish e un bilancino di precisione.